chia di una nazione che abbia il cattolicesimo come religione di Stato. Comunque. non è in nome di costoro che ci si può contrastare il Be­colare diritto che noi abbiamo sulla terra dal­mata: nè la loro esistenza deve darci soverchie preoccupazioni. Essi erano lì. attorno alle città italiane della co anche a tempo della Sere­nissima. E quando la Repubblica cadde. la pian­sero anche. perchè non ne aveva n tratto altro che beneficio. E benefici avranno da noi e dal nostro giusto dominio. Spento quel torbido odio con cui )' Au­stria ha awelenato il loro essi potranno, forse. ritrovare in fondo alla loro anima qualche fr terna virtù d'amore, che aprirà i loro occhi alla verità luminosa. Ed allora saranno i nostri compagni nella vasta opera di fecondazione e di rigenerauone che la Dalmazia aspetta con infinita Cammineranno al nostro fianco sul1a ia della ci iltà e divideranno con noi la fatica e la ric­chezza. Perchè noi non siamo degli oppressori che vogliamo imporre dura signoria su straniere terre e u straniere genti. Ma esuli aiamo. che vogliam tornare a che furono nostre. sulle cui soglie ci a pettano dei cari fratelli. E al nostro focolare ci sarà posto per tutti I