nnò a godere qualche importanza, per avere conservato le relazioni con la Grecia e 1’ Oriente ; ma anche in essa fu grande lo squallore che sopravvenne al crollo del grande Impero. * * * In tutto 1’ alto medioevo il commercio marittimo mediterraneo rimase nelle mani dei Bizantini, fino a quando, dal secolo IX in poi, non vennero gli ara ibi a contenderne la supremazia. Come nell’ antichità i Greci, così nell’ alto medioevo i Bizantini ebbero grande azione su tutto il mondo, e la civiltà bizantina, importata e penetrata nelle barbare nazioni d’ Europa che si venivano formando, fu elemento importantissimo di progresso, in tutte le manifestazioni della vita. Insieme con la politica e col commercio orientale i Bizantini vi spargevano e diffondevano il loro pensiero neoclassico, le lettere, le scienze e le arti ; pertanto un bel velo bizantino ricopre la barbarie dell’Europa di quei secoli. La costa italica orientale, più d’ ogni altra, ne subì la benefica azione, a tal punto che i monumenti d’ arte (bizantina più splendidi e grandiosi, non sono a Costantinopoli, ma a Ravenna. Le relazioni di commercio con 1’ Oriente avevano così costante alimento. Le merci orientali e tutti gli articoli di confezione bizantina, i generi di lusso in ispecie, e particolarmente quelli riguardanti il culto cristiano, pervenivano così in Apulia. Le droghe e le spezie, la seta, il cotone ed i manufatti rispettivi, altre stoffe e -vestiari di lusso, libri, mobili, paramenti ed oggetti sacri vi erano importati per lo stesso tramite. Alla fine del secolo X i Baresi godevano a Costantinopoli eguali vantaggi e franchigie com- — 21 —