belliva di templi, (palagi e monumenti, le lotte sostenutevi, legano indissolubilmente il nome del grande imperatore svevo alla fortunata Terra di Puglia, sì da farlo ritenere, nella tradizione popolare e nella dotta, come uno dei suoi figli. Come accrebbe le castella e le fortificazioni nell’interno della regione, così curò che tutta la costa adriatica del regno, già ribca di porti e di approdi favorevoli al commercio, fosse anche ricca di difese temibili ad ogni nemico. I castelli più formidabili erano senza dubbio quelli di Lucera, Barletta, Traini e Bari : il primo, nel centro di Capitanata', aveva importanza precipuamente politica ; gli altri, con le torri sporgenti sul mare, importanza anche commerciale.
  Federico II animò con i suoi favori le città marittime e commerciali del regno, e seguì dapprima la politica dei trattati di commercio con le repubbliche marittime italiane ; fra i trattati il più antico è quello fatto con Genova nel dicembre del 1200.
  E intanto egli apportava continue innovazioni per migliorare le condizioni economiche del regno e per riordinare la legislazione. Nel 1222 albolì la moneta amalfitana del tari, e mise in corso i nuovi denari coniati a Brindisi.
  'Volle conoscere tutto quanto si era fatto dai tempi di Ruggiero in poi, sia per il governo generale che pel reggimento dei singoli Comuni, ai quali volle rispettati i bonos usus et consuetwdi-nes approdata#. Perciò non contento di attingere alle costituzioni scritte lasciate da Ruggiero e dai successori, si rivolse ai più vecchi e savi cittadini. Nel 1230 ordinò a ciascuno dei giustizieri del regno d’inviargli quattro cittadini, che sapessero informarlo a questo riguardo; e fu da
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