verso N E, con calata interna d’approdo, lunga m. 760, larga in. 15, in fondali da in. 8 a m. 5, accostabile di fianco da piroscafi di medio e grande tonnellaggio ; b) la banchina centrale, o della Dogana, lunga m. 280, accostabile da piccoli piroscafi, con pescagione «ino a m. 4; c) il ponte sporgente, o della Sanità, lungo ¡m. 180, tutto banchinato per la larghezza di m. 18, ed accostabile anch’esso da piroscafi di piccolo tonnellaggio ; d) il molo Pizzoli, costituito da una gettata di massi naturali, lungo m. 560, su due bracci, e raggiungente, alla testata, fondali massimi di m. 6. In complesso, le banchine accostabili del porto mercantile avevano, nel 1905, uno sviluppo di m. 1220, di cui soli m. 250, in corrispondenza del secondo braccio del molo foraneo, erano utilizzabili per grandi piroscafi. Le strutture delle varie opere sono quelle più comunemente adottate nei porti marittimi italiani : i muri di sponda hammo l’infrastruttura di calcestruzzo versato entro paratie (molo foraneo e ponte sporgente), ovvero di massi artificiali di calcestruzzo (banchina centrale) ; .soltanto il molo foraneo presentava, quale particolarità meritevole di rilievo, il muraglione di difesa, costruito in pietra da taglio, coin paramento esterno a profilo culvineo concavo, secondo la curva di Emy. * # * Per T ulteriore sviluppo topografico del porto, sviluppo che già delineava necessario, avendo il movimento raggiunto le 300 mila tonnellate di merce sbarcata e imbarcata, nessuna nuova opera era effettivamente progettata nel 1905, poiché — 46 —