DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 117 per il dessegno, perchè in capo del dito alveo del sboratore, apreso la tore del Curan, ve è un altro canale fato, che si chiama il Cornio, sì che si farà capitare tal alveo con un cavamento de un miglio in deto canal del Cornio, e di quello del canale del Siocho, e di Siocho di sotto Conche, e di tal luocho, a porto di Brondolo. Et aperto e fato tal canale dalla Mira insina a Brondolo, a far tal opera vi sarà pocho chavamento, perchè gli sono assai canali cavati. E seran fatti due canali alla Brenta e Botenigo, cioè quel della Brenta Nuova, che principia al Dolo, e questo che io dico, sì che la Brenta haverà doi canali, e se ben in quello della Mira vi capiterà ancora il Botenigo, non serà però che non sia capaze di portar tal acqua et altra tanta della Brenta. E fato questo, si intesterà la Brenta Vecchia alla Mira, di sotto dal canal del sborador, et a tal intestadura vi si farà il caro, che hora è a Lizza-fusina, aprindo a Lizzafusina, sì che tal acqua vadi fino al carro nuovo della Mira, e non potendovi arrivare, si darà fondo al canale, sì che vi arrivarà. E fatto questo, si levarà via poi dal Dolo la intestadura e porte, e si arbassarà il sustegno della Brenta Nuova e se descenderà senza poter far danno, trovando l’alveo suo da Conche in zoso, che prima bisogna far che vadi al dito porto di Brondolo alla dretta, e da per sè del Bachigione, e 1’ altra parte che andarà dal Dolo alla Mira, per la navegation, andarà poi col Botenigo per io alveo, il qual alveo serà arzerato verso la laguna, perchè 1’ acqua dolce non possa descendere, e sarà ancora arzerato verso la terra ferma, perchè tal acqua non possa daneziare da campi 15 m. di terre, che restarano tra la Brenta Nova e tal altro canale. E per scolare le piogiane di tal campi, si farano delli ponti canali di sotto, perchè con tal acque se teniran cavati. E per poter haver acque della Brenta pura, per 1’ uso di Venetia, la si torà fuora tra il Dolo e la Mira per una seriola, la qual passarà per un ponte canale, per soto il canal nuovo del Botenigo e con tal muodo la si condurà a Lizzafusina, e si tenirà tanto alta, che le barche da sè si potrano cargare. E così facendossi, si delibererà la laguna dalle doi fiumare e si darà favore al comune, perchè le sue acque intrarano nel canal vechio del Botenigo et in altri, che sono in quelli contorni, che hora sono dolci, et entrarà nel canal della Brenta fin alla Mira et in quello del Siocho et in infiniti altri, i quali sono in quelli contorni, che sono tutti dolci, che alhora serano salsi e questo serà un gran dilatare la laguna. Vi serà poi la navegation da Padoa, con un caro solo et uno paro solo de porte. E vi sarà acqua de Brenta per Venetia. E con gran comodità delli territorij di soto da Miran e di sotto dal sboradore delle Gambarare, cioè le terre non have-rano dano per conto delli detti fiumi, che non lasciano che si possino scolare dalle sue piogiane. E la Brenta venirà ad haver doi canali per andare al mare, et alhora non potrà far dano. Questo modo a me par sicuro e certo per la libera laguna di Venetia da le doi fiumare, che hora la dannificano tanto. Sabbattino Se le fiumare, le quali discendeno in la laguna, com’ei dice nella prima delle cause degli suoi dani, ca usano la ruina di quella, et ancora per le raggioni assignate nel primo fondamento delle acque dolci, mi meraveglio che egli facia quella parte della laguna dal Musone in là verso tramontana di pocha importanza, e tanto più che lui afferma nel 22° fondamento de le acque salse che la conservazion della laguna consiste in conservarla larga, granda et ampia. Operando secondo il suo aricordo, il tutto veramente si fa per il contrario. Questo è pur il vero, che chi lassa cader nella laguna gli fiumi