ghi e le frazioni lontane, che, investiti dalla stessa febbre di assestamento e amministrativamente incorporati nel quadro delle attività civiche baresi, hanno costituito i termini tra i quali il grande centro adriatico ha saturato e va saturando i bisogni e le attrezzature delle sue esigenze metropolitane. Sette chilometri di lungomare si svolgono sul fronte marino della nuova moderna Bari, e piazze, giardini, edifici, palazzi ne costituiscono la balaustra suggestiva e monumentale, da Torre a Mare a S. Francesco all’Arena. Affrontato suibito il problema dei complessi e molteplici assestamenti richiesti da una grande città moderna, uno dietro l’altro sono entrati in linea edifici e servizi, istituti e organizzazioni. E isenza far cenno di tutto, fra le opere maggiori possiamo citare : la R. Università « Benito Mussolini » che già accoglie anche una numerosa colonia di studenti di provenienza orientale, il Campo di Aviazione « Principe di Piemonte » per un’area di oltre 80 ettari, l’elettrificazione delle ferrovie locali, la nuova grande sede del-l’Amministrazione Provinciale con lia Torre campanaria in ricordo dei caduti, il Palazzo per il Comando della Zona Aerea, il Palazzo delle Finanze, il Palazzo della Banca d’Italia, quello del Provveditorato delle Opere Pubbliche, la grande Stazione Radio, il Palazzo dell’istituto Nazionale delle Assicurazioni, la grandiosa Caserma dei Reali Carabinieri e quella della R. Guardia di Finanza, il nuovo Palazzo delle Poste, la nuova sede a mare del Circolo Canottieri « Barion », il Palazzo del R. Liceo Ginnasio « Cirillo », l’allargamento e completamento del R. Istituto Commerciale «Goffredo di Crolla-lanza », il nuovo Macello, il grande Frigorifero, il Mercato della Frutta, lo «Stadio della Vittoria, — 39 —