ci, i quali, per i primi, mossero dall’ Oriente per riconoscere e colonizzare tutto il Mediterraneo, e destare i popoli alla vita del mare, delle industrie e dei-commerci. Però assai poco si conosce delle peregrinazioni fenicie nell’ Adriatico. Maggiori sono le notizie che si hanno sulle relazioni dell’ Apulia coi popoli Greci. iMa sebbene gli scavi praticati in tutta la regione centrale dell’ Apulia dichiarino alla evidenza i rapporti esistenti con la Grecia e 1’ O-riente, tuttavia sempre poco conoscesi del periodo preromano. * * * È soltanto dopo la conquista romana che Bari comincia ad avere una netta importanza. Fin dal 573 i duumviri navali della Repubblica, nella lotta con Cartagine, si divisero la guardia delle coste da Marsiglia a Bari, la cui importanza crebbe allorché, nella meravigliosa sistemazione delle vie operata da Roma nelle provincie conquistate, divenne nodo e capo di strade, rimaste in essere fino ai nostri tempi. Per essa passava la via Appia, dopo avere attraversato tutta la regione interna, secondo 1’ itinerario Antonino ; e vi arrivava la via littorale da Gnatia, che, per JSratiolum (Giovinazzo ), Respa, Turenum (Trami?), Bardulos (Barletta?), Aufidena, Salinis, finiva a Siponto. Una terza via la congiungeva direttamente a Taranto, mentre il suo territorio era attraversato da una strada interna, la quale da Gnatia, per Norve, Celia, sboccava a Bi-tonto. Così Bari diveniva il centro della regione, e, come vuole Strabone, 1’ emporio commerciale più notevole della costa, durante 1’ ultimo seco- lo della repubblica e 1’ età imperiale. Ed anche al sopravvenire della decadenza 1’ Apulia conti- — 20 —