servati ; un continuo ¡sforzo ¡per ridurre, od eliminare macchinari e materiali provenienti dall'estero, per sopperire a bisogni nazionali con prodotti nazionali, e persino per conquistare nuovi ■mercati esteri di consumo. V INDUSTRIA DELLA PESCA. Una particolare menzione merita P industria della pesca, per i suoi 'rimarchevoli riflessi sulla vita economica locale. In base alle ultime statistiche risulta che il Compartimento di Bari registra 3.025 battelli pescherecci con un tonnellaggio complessivo di quasi 9.500 tonnellate, superando così F efficienza del Compartimento di Napoli che conta. 3.715 battelli aventi però un tonnellaggio di sole 0.000 tonnellate e distanziando di molto i Comparti -menti di Ancona e Livorno', dhe pur sono tra quelli che contano il maggior numero di battelli ! il più alto tonnellaggio. Gioiva altresì rilevare che la flotta peschereccia di Bairi è ormai quasi completamente motorizzata e che F organizzazione della vendita dei prodotti ittici, da anni, ha raggiunto un altissimo grado di rapidità e di perfezione tanto da poter ottimamente approvvigionare numerosi centri di consumo anche assai lontani, come quello di Milano. Per secolare tradizione, sino a pochi anni or sono, il più interessante camipo' di attività dei pescatori baresi, era costituito dalle acque di Albania ; la pesca in tale ¡settore oggi è con criterio di monopolio esercitata dalla <( Pescalba » e i pescatori baresi, seguendo i mirabili esempi offerti dagli agricoltori regionali in altro camipo, si sono subito adeguati alle nuove necessità e (è il caso di dirlo !) hanno rivolto altrove le loro pro- — 200 —