A BARI, ATTRAVERSO IL SUO PORTO, SI CONNETTE UN VASTO PRAGRAMjMA DI ESPANSIONE. I mercati orientali ohe nel 1922 assorbivano appena, in complesso, il 18 % dell’esportazione italiana, hanno assorbito inel 1937 il SO % della stessa- esportazione, omettendo dal computo i territori nel nostro Impero. E date le difficoltà dei tempi, l’aumento è certo un indice espressivo delle possibilità in atto e di quelle future per la realizzazione di quel programma di espansione economica a Levante ohe deve necessariamente esser posto all’ordine del 'giorno della vita economica nazionale. Naturalmente si deve tenere anzitutto conto del punto geograficamente più adatto per collegare il luogo di produzione con quello di consumo. Ancora una volta occorre tener presente la consuetudine e la secolare tradizione che orientano verso un luogo più che verso un altro i traffici di un paese, ed aggiungere inoltre quelle considerazioni più opportune circa la facilità e i costi dei mezzi di comunicazione. La missione economica barese in Oriente trova un punto preciso di applicazione e di partenza verso mete ora più immediate attraverso l’Albania. E’ a Bari, quindi, che si connette un programma di espansione nei Balcani e la valorizzazione di tutto il nuovo mercato albanese che, attraverso l’energica attività costruttrice fascista, deve essere sucettibile di una assimilazione integrale, tanto ai fini della nostra economia interna autarchica, quanto a quelli della nostra NOTA. - Questo capitolo è stato scritto in collaborazione con l’avv. Antonio Amendola. — 171 —