DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 235 cipal causa, che ha mosso questo Ill.mo Dominio al far di esse fortezze, è stata perchè una armata non potesse andar a Venetia nè a Chiozza senza impedimento, perchè, entrata che fosse una armata in cadaun de questi doi porti, non trovava impedimento alcuno negli canali a l’andar a Venetia et a Chiozza, ma, intrando in cadauno degli altri, essa non poteva andar a esse città per rispetto degli partiacqua, che sono tra porto e porto ; nel qual luoco vi è secho, che apena con barchette piciole si puoi passar con ogni acqua, sì che il far di esse fortezze non è proceduto per non vi esser altri porti, ma per le cause ditte di sopra. All’ essersi fatta piciola la laguna di granda che la era, dico io esser il vero, ma non del tutto nel modo, che ei dice. Certo è che, avanti che il porto di Malamocho si profondasse, la laguna, che serviva a quel di Venetia, havea il suo partiacqua a Poegia ; ma, profondato esso porto di Mallamocho, quella profondità ha rubatta la laguna a quel di Venetia, che, dove la era a Poegia, 1’ ha spenta poco lontano da S. Spirito. La seconda causa del sminuir la laguna è stata lo arzerar, che si ha fatto, de quella vèrso terraferma dalla boca di Siocho al Dese, che, dove l’acqua, che entrava per il porto di Venetia, ascendeva fin sopra le Gambarare e per tutto il Bottenigo in ascesa de miglia dieci più del presente, ma, astretti da maggior bisogno, se ha arzerata quella e, de miglia 15 in ascesa, ge ne son mancati diese ; et dove 1’ acqua ne l’ascender più s’ aluogha, nel discender poi ha molto più peso e molto più carico, e causa maggior corso, facendo il benefitio, che egli dice, di profondar gli canali. Sì che non è vero questo, che la laguna, che serviva alla città di Venetia, fosse larga verso ostro miglia 10, e verso tramontana altri tanti, e men è vero, che quella sia reduta in doi soli, perchè dal partiacqua, che son tra Poegia e S. Spirito fino a Venetia, sono più de miglia 3, e tra quello, che è tra Muran e S. Jacopo di Paluo, è miglio uno, e la città di Venetia è larga miglio mezzo et più, che sono in tutto miglia 4 Va e più. E tanta laguna per ostro e tramontana serve alla città di Venetia et ha 1’ acqua dal suo porto. Quant’ al chiuder delli porti di Mallamocho e di S. Rasmo et operar sì che tutta la laguna dalli Treporti sino a Venetia servi al suo porto, dico esser cosa impossibile a farsi senza causarsi li danni infrascritti. A voler proveder che 1’ acqua della laguna dalli Treporti in verso Venetia tutta entri et esca per il porto di S. Nicolò, non vi è altro muodo, se non conzonzer il continente di terraferma con fi fitti di essi Treporti dalla banda verso Venetia e con il serar del porto di S. Rasmo. Dico io che, reducendossi la laguna a questo muodo, Venetia si puoi dir esser del tutto in terraferma, perchè senza dificultà niuna si potrà venir a piedi et a cavallo dal Trivisano a Castel nuovo per fi fitti senza impedimento alcuno. E quando si facesse uno altro aricordo suo dato in l’officio, il qual è di ritornar tutta la Brenta nuova e vecchia con il Bachigione al porto di Chiozza, con il Musone et altri infiniti scolatori, in men de anni 10 si farà il continente fino al lito, di modo che per questa via potrà un campo andar fino a Castelvechio e per l’altra via uno altro al Castel nuovo, e Venetia si potrà dire esser in terraferma. Non scio se questo sia da per-meter over evitar al più che si possa per sicurtà di questa città. L’ altro danno, che serà che ’1 comune de l’acque presente si arbasciarà la mittà et più per queste rag-gioni, che, dove 1’ acqua, entrando per il porto di Venetia, empie in sei hore una laguna de largezza de miglia 4 1/i da ostro e tramontana e dal ponente a levante miglia 5, dovendone impir una de largezza di miglia 20 et altezza de miglia 8, non potrà entrar per un porto solo regolato tanta acqua quanto vi entra per cinque. E se ben ei dice che ’1 porto di Venetia si farà più profondo e che quella profondità causarà lo impirsi la laguna, corno fa al presente, dico io de no, perchè quella profondità, che si farà al