- 37 — minio britannico in fatto di petrolio e la conseguente lotta politica economica in corso di sviluppo fra le due grandi rivali. E qui sia permessa una breve digressione per invitare il lettore a riflettere che altre volte, nei lontani millenni, l’umanità ha visto il predominio di una razzia dovuto al possesso esclusivo di una determinata materia prima. Le tribù che prime conobbero il bronzo e furono in grado di procurarsi armi con le quali vincere altre tribù, e strumenti di lavoro coi quali abbattere le foreste ed estrarre altre ricchezze dalla terra e più tardi me ebbero il monopolio commerciale, acquistarono una decisa preponderanza; sembra infatti oramai accertata l’invasione in Europa di una razza diversa da quella già ivi stabilita da gran tempo che ad essa si sovrappose portando con sè il bronzo e la civiltà che da esso prese il mome. Vero è che non tutto il territorio mondiale è stato esplorato a grandi profondità e nuovi ritrovamenti potrebbero spostare le cifre; vero è che la scienza potrebbe scoprire o altri combustibili o conquistare definitivamente metodi economici di fabbricazione sintetica; ma per ora rimane incontrastata la realtà odierna del predominio britannico. È bene però temer presente che il petrolio di controllo inglese è tutto fuori del suo territorio nazionale. Ma forse la lotta per il petrolio più che urna causa di rivalità è una delle forme nelle quali codesta rivalità si manifesta. La causa fondamentale risiede mella questione della libertà dei mari. La frase « Britannia Britannia rule thè wawes » « Bri-tannia Britannia governa le onde » si può tradurre così : Quando la Gran Brettagna è impegnata in una guerra, essa garantisce a sè le vie del traffico e le chiude al nemico; non solo impedisce il traffico nemico fatto con navi nemiche, mia impedisce anche ogni e qualunque