— 89 — Coo, Calino, Lero, Patino, Lisso, Stani pai La, Nisiro, Pi-seopj, Simi, Calchi, Scarpanto, Caso, con gli isolotti dipendenti. I problemi che l’Italia ha da risolvere nel Mediterraneo orientale sono tre: 1°) Dominare l’Adriatico. 2°) Mantenere libere le comunicazioni con gli Stretti perchè possano affluire i rifornimenti dal Mar Nero. 3°) Mantenere libere le comunicazioni con Suez perchè il collegamento con le nostre colonie dell’est-Africa non abbia interruzioni e perchè affluiscano i ri-fornimenti dall’Oceano Indiano. Per risolvere il primo problema l’Italia ha nell’ionio la base navale di Taranto, in Adriatico quelle di Brindisi, Venezia, Pola, gli isolotti di Lago sta, l’iso-lotto di Saseno e l’alleanza con l’Albania; è in possesso cioè di èlementi geografico-strategici favorevoli per la risoluzione del problema. Con Valona e Brindisi cooperanti sotto un unico comando, il dominio dell’Adriatico è assicurato all’Ita-lia. Non sarà superfluo ripetere che per dominio dèi-l’Adriatico qiui si intende non la capacità di impedire che azioni guerresche si svolgano nelle sue acque o fra nuclei navali mobili o contro la costa adriatica italiana, ma di chiudere questo mare al traffico nemico. Ohi ebbe la fortuna di esercitare comando navale in Adriatico, -durante la Grande Guerra, troppe volte ha verificato in qualche grave inferiorità si sarebbe trovata l’Italia se Valona fosse stata in mano nemica. Che Valona, per nessuna ragione e in nessun tempo, debba mai cadere in mano nemica è un caposaldo fondamentale nella politica italiana, dello stesso grado d’importanza del possesso del Brennero. L’opinione pubblica italiana ancora poco sensibile alle questioni navali sarebbe più impressionata se venisse ad esempio a sapere che abbiamo retrocesso la nostra frontiera ail-