- 7 — coloro che trattano i problemi mediterranei dell’Italia; quella frase cioè che considera la penisola italiana come un grande molo europeo gettato nel mare per le comunicazioni con l’Oriente. Essa ha un contenuto geografico che non si può disconoscere, ma non ha il contenuto economico e politico che le si vuole attribuire. Perciò sembra opportuno rilevare questa assenza di significato, potendo le fnasi fatte diventare pericolose quando portano ad errori nella visione dei problemi. Anzitutto si osserva ohe anche la penisola balcanica è un molo dell’Europa avanzato nel Mediterraneo e più vicino all’Oriente che noai l’Italia, e non per questo si deve attribuire ad essa una missione di supremazia. Il problema delle comunicazioni è oggi impostato su altre basi, assai diverse da quelle sulle quali poggiava, ad esempio, il collegamento di Roma, centro dell’impero, con la periferia. L’Oriente ohe era stato sede di progredita civiltà e possedeva grandi ricchezze era diventato un raggruppamento di provincie Romane con leggi Romane ohe regolavano il commercio e le vie del traffico. Le quali facevano tutte capo a Roma; ma Roma in quanto capitale dell’impero. Se nella tremenda lotta fra Roma e Cartagine, Cartagine avesse vinto, la penisola italiana, pur conservando l’identica posizione 'geografica, non avrebbe accentrato il traffico d! Oriente che si sarebbe invece avviato verso Cartagine, per il successivo smistamento. Ed anche nei secoli durante i quali le Repubbliche Marinare Italiane ebbero supremazia sul mare ed accentrarono il commercio d’Oriente, ciò avvenne non tanto per la loro ubicazione geografica (Genova © Venezia sorgono alia radice del molo) quanto e soprattutto per la virtù della stirpe che in aspra lotta conquistò la supremazia economica e navale e la mantenne tenendo a freno i pirati e la prepotenza ¡mussulmana. In linea generale si osserva che, dato il minor costo del trasporto per mare nei confronti di quello per ferrovia, le merci non tendono a sbarcare all’estremo delle