— 105 — intellettuale era molto basso quando apparve il Profeta; era invece assai forte e diffuso lo spirito «guerriero fra quelle popolazioni ohe avevano dovuto sempre tener pronte le arimi per vivere in un territorio senza pace. La fiammata araba, ohe improvvisamente illuminò il mondo colpito di meraviglia e rapidamente si estinse, è uno dei fenomeni più caratteristici ohe esprimono le inverosimili possibilità chiuse negli uomini. L’idea religiosa unificò, sia pure temporaneamente, tutte le tribù e in meno di un secolo la rapida fortuna dei Califfi, di guerra in guerra, di conquista in conquista, portò lo stendardo verde del Profeta lungo tutta la costa mediterranea dell’Africa, in Spagna e per un momento anche in Francia, e verso l’est, in Persia e più oltre fino al Tuirchestan. Ovunque fu imposta con la spada la religione islamica. La conquista araba, politicamente si disfece presto, ma dal punto di vista religioso tuttora sopravvive dominante in quasi tutti i territori conquistati, come segno manifesto della potenza ohe era in quel movimento. Prima della Grande Guerra, l’Arabia (come la vicina Mesopotamia, la Palestina e la Siria) era nominalmente sotto il dominio dell’ Impero ottomano ; ma co-desto dominio esisteva di fatto soltanto in alcuni limitati territori lungo la costa del Mar Rosso. La costa orientale e quella sud non è mai stata sotto il controllo della Turchia. Ed anche nello Iemen e nell’Asir le frequenti rivolte rendevano mal sicura la situazione della Turchia che ha sempre dovuto adattarsi a continue limitazioni del suo diritto di sovranità. La Turchia manteneva dei presidii nei centri più importanti lungo la ferrovia che da Damasco arriva a Medina, ma Medina stessa e la Mecca sfuggivano alla sua autorità politica e militare. È noto, del resto, che anche l’autorità Califlale degli Osmani era accettata soltanto nei territori militarmente a loro soggetti o veniva parzialmente tollerata in considerazione dèi fatto che