— 62 - battuto e sempre batterà alle porte 'del nostro mare) ; pur tuttavia ha un suo programma nazionale da svolgere in relazione alla sua posizione geografica e alla virtù della sua stirpe. I Greci si distinguono dagli altri popoli della penisola balcanica e del Levante per la tendenza ai progresso, per la grande elasticità della mente, per doti di energia e perseveranza nel lavoro, per semplicità di costumi, sobrietà, forte attaccamento alla famiglia e al paese nativo e per la particolare cura che dedicano alla istruzione pubblica. A loro grande onore va ricordato ohe a differenza dei Serbi, .Bulgari ed Albanesi, nonostante che il dominio turco sia durato più di tre secoli in Grecia, non si sono lasciati assorbire nè anche in piccola parte, come lo dimostra l’esiguo numero di Greci che abbracciarono l’islamismo. Certo esistono nella loro razza anche elementi negativi dal punto di vista della coesione nazionale, della capacità di un popolo di affermarsi praticamente nel suo sviluppo politico ed economico. In un secolo idi indipendenza dal giogo turco, la Grecia ha disperso la sua energia in lotte interne alla ricerca idi .un regime politico stabile e sicuro, senza del quale non si può costruire uno Stato organicamente forte. Forse continua ad agire quello stesso spirito individualista che ciaratterizzia la storia greca anche nei periodi del massimo splendore, ed è forse un carattere fondamentale della razza immutabile come il colore degli occhi; individualismo che ha permesso di raggiungere la più alta perfezione .dell’arte ma che ha impedito la formazione di un organismo statale potente e dominatore. Atene fu sempre molto lontana dall’avere la forza politica che ebbe Roma. L’Impero ateniese era una federazione di varie città ed isole mutabilmente governate dai partiti; per ciò fu sempre precario. Alessandro, meraviglioso campione dell’ElIenismo, portò lontano nell’Asia lo splendore della civiltà e la forza delle armi elleniche, ma la sua opera si sfasciò