— 134 — britannica; Port-Fuad di fronte a Port-Said sulla riva orientale del canale fu costruito dagli Inglesi appositamente perchè la ferrovia avesse la sua testa di linea al mare indipendente da Port-Said; il confine fra la Palestina e il Sinai è ia 200 km. dal canale stesso, una assai breve distanza per forze aeree. Questa situazione di fatto permetterebbe un immediato intervento britannico con forze adeguate per imporre l’effettivo dominio. (L’Italia, purtroppo, non ha territori vicini che le permettano di intervenire al momento del bisogno in questo delicatissimo settore del Mediterraneo. Certo non possiamo non sentire il grave pericolo ohe incombe su di noi per questa facile possibilità che altri ci chiuda le comunicazioni con le nostre colonie e ci blocchi i rifornimenti dall’Ooeano Indiano. Da questa ¡realtà procede logica la conferma di quanto già fu enunciato come conclusione al § 9 del Capitolo III ; ossia la necessità per l’Italia di un’alleanza con l’Egitto. Un’identica necessità spinge l’Egitto ad allearsi con l’Italia. L’Egitto è in una situazione geografica fatale per gli interessi dell’impero britannico; il suo programma di conquistare da solo l’indipendenza è sproporzionato alla sua maturità politica, al numero dei suoi abitanti, alla sua potenzia militare. L’Egitto, se entra nel sistema mediterraneo di alleanze che dovranno far capo all’Italia potrà raggiungere una personalità politica nazionale indipendente che avrà un suo giusto peso nei destini del Mediterraneo; in caso contrario difficilmente potrà mai uscire dal suo rango di larvato dominio britannico. La Libia confinante con l’Egitto è un elemento positivo a favore dell’alleanza. L’ultima strozzatura che si incontra andando verso est lungo il canale di comunicazione, fra 1’ Oceano Atlantico e l’Oceano Indiano è quella di Bab-el-Mandeb