— 14G — che la Marina italiana costituisca un nucleo centrale organico che abbia una indiscussa superiorità morale e tecnica riconosciuta dagli Alleati. Con questo indugiarsi a parlare della Marina non si intende qui dire -che Esercito ed Aviazione abbiano compiti secondarii; tut’altro; anzi è vero l’opposto. Si intende soltanto dire che mentre gli altri Stati del blocco possono più agevolmente contribuire alle forze terrestri ed aree, più difficilmente potrebbero dare un contributo alla Marina la quale richiede un più laborioso approntamento tecnico e soprattutto richiede che esista in paese uno spirito navale (frutto di attitudini e tradizioni della stirpe) incanalato in una organica preparazione per raggiungere la quale occorre un tempo che si misura a generazioni. Ma soprattutto spetterebbe all’Italia il compito politico di costituirlo. E spetterebbe non solo per la sua posizione geograficamente centrale in Mediterraneo che la rende partecipe dei problemi occidentali ed orientali, non solo per il suo maggiore sviluppo demografico, per la sua superiorità industriale e finanziaria e per la sua più organica attrezzatura navale, ina soprattutto perchè oggi l’Italia possiede il solo Uomo capace di affrontare un cosi arduo problema e di risolverlo. Quale sarà l’orientamento dell’Italia nel prossimo conflitto, all’autore di questo studio non è dato sapere. Egli sa soltanto che il grande amore all’Italia di Chi ci governa e l’inestimabile suo dono di veder lontano, vigilano perchè dagli ,avvenimenti al di fuori ideila nostra volontà e da quelli che noi possiamo dominare, il nostro paese tragga i maggiori vantaggi possibili. E qualunque sia per essere l’orientamento dell’Italia nei sistemi di alleanze che raggrupperanno il mondo, e le 'vicende delle 'alleanze stesse in Mediterraneo, una cosa è certa. Perchè l’Italia compia la sua naturale espansione, che per evidenti segni è scritta nel suo destino, occorre sia raggiunta una situazione politica e militare che la