— Il — Supremo coordinatore di tutte queste forze è l’uomo politico, il Capo 'del Governo cui spetta la condotta e la responsabilità ultima della guerra. Sono intuitive le interferenze, le zone di confine, le colleganze, le sovrapposizioni, gli attriti, le ripercussioni reciproche fra le varie forze sinteticamente rappresentate. Indugiare nell’esame di esse non entra nei fini di questo studio, al quale interessano isolo tre scopi: 1°) dare al lettore profano una comprensiva visione generale del fenomeno; 2°) mettere in evidenza il peso che la politica delle alleanze deve avere nell a preparazione alla guer ra ; 3°) enunciare la stretta colleganza che esiste fra il trasporto ideile materie iprime, o, più in generale, fra il traffico marittimo © la Marina da guerra. Si può affermare che la Marina da guerra esiste essenzialmente per proteggere la Marma mercantile che deve compiere il proprio traffico e per bloccare quella del nemico. Altri incarichi potrebbero venirle assegnati, come sbarchi, contributi ad operazioni costiere, ma il fondamentale compito della Marina è la guerra al traffico nemico e la protezione al proprio; compito che si usa esprimere con le frasi: conquistare il dominio del mare o il dominio delle comunicazioni marittime. Nè questo obiettivo deve sembrare modesto. Basta riflettere alla nostra necessità d’importare cereali, carbone, petrolio, catone, lana, semi oleosi, legno, ferro, e l’elenco potrebbe continuare impressionante; e per fissare le idee sull’importanza del nostro fabbisogno basta riflettere che, in pace, esso ¡appartiene all’ordine dei 20 milioni di tonnellate all’anno che importiamo; basta riflettere che se i rifornimenti mancassero, dopo breve tempo esaurite le riserve, dovremmo cedere le armi, per rendersi conto che codesto obiettivo è invece di primissimo1 ordine. Per le identiche ragioni la guerra al traffico del ne-