— 131 - (La nuova strada italo-abissina di allacciamento al mare servirà una regione che non è servita dalla ferrovia francese Gibuti-Addis Abeba. La distanza fra Dessiè e la capitale dell’Etiopia, ohe è la stazione terminale ideila ferrovia, è di circa km. 380 sul tracciato carovaniero; non vi è quindi nessun timore di concorrenze commerciali dannose, fra le due strade. L’arido, desolato aspetto della costa dal Capo (Francesco Grispi (Guardafili) alle foci del Giuba e la mancanza di ridossi per navi .anche di modesto tonnellaggio avevano tenuto lontano gli appetiti coloniali Europei. Per ciò nel 1889 quella regione era ancora disponibile, e l’Italia per consiglio di Antonio Cecclii potè avviare in proposito trattative col Sultano di Zanzibar e con Londra che ne aveva (La tutela. Nel 1892 fu firmata la convenzione che concedeva i quattro porti del Be-nadir ad una Società commerciale italiana che autorizzata dal Governo, esercitò il potere per alcuni anni. Nel 1900 il Governo italiano acquistò per 144.000 sterline i porti di Uarschek, Mogadiscio, Merca e Brava; la regione veniva allora chiamata Somalia italiana. Nel 1908, dopo aver con adeguate forze militari superata una piccola resistenza .armata, si occupavano stabilmente ¡alcuni paesi lungo la vallata dello Scebeli. In seguito, per una politica condotta con molta abilità, fu pacificamente esteso il dominio fino agli attuali confini, oltre 500 km. dalla costa. Contemporaneamente erano vinte le ostilità che i Sultani di Obbia e dei Mi-giurtini avevano mantenute vive contro il Governo e fra di loro e venivano sistemati i confini di entrambi sotto il protettorato dell’Italia. Nel 1925, in esecuzione di un articolo del trattato di Londra veniva aggiunto alla Somalia il territorio dell’Gltre Giuba prima ¡appartenente all’Inghilterra. In seguito ad operazioni militari, con pieno successo chiuse nel 1926, i due protettorati di Obbia e della Mi-