- 80 — c) Comunicazioni. La via maestra per le comunicazioni italiane con la Bulgaria, la Rumenia e la Russia è naturalmente quella marittima; ma perchè il traffico col Mar Nero possa compiersi in modo continuo e sicuro ci occorre via libera nel Mare Egeo e a traverso gli Stretti; in altri termini ci occorrono rapporti di amicizia con la Turchia e la Grecia. Con i quali rapporti, se in un futuro conflitto la Russia fosse schierata in campo avverso a quello italiano e di conseguenza la navigazione in Mar Nero fosse minacciata, le comunicazioni con la Bulgaria (ed anche con la Ruimenia) potrebbero essere mantenute con traffico ^marittimo fino a Dede Agac e con traffico ferroviario a traverso il territorio greco e quello bulgaro. In proposito a questo importante problema dèlie comunicazioni interessa mettere in evidenza i vantaggi che avremmo dalla costruzione di una ferrovia diretta fra Valona e Saloniccp-Costantinopoli, con allacciamento alla Bulgaria lungo la valle dello Strania. Il (tronco nuovo da costruire, di circa 250 km., che si congiunge-rebbe in territorio greco al tronco Sialomcco-Monastir, oltre che rappresentare una risorsa economica per i ter-ritorii albanesi e greci che attraversa, attualmente privi di comunicazioni ferroviarie, dal punto di vista strategico assicurerebbe una rapida e diretta comunicazione con la Bulgaria ed il Mar Nero indipendente dalle vicende che possono eventualmente subire gli Stretti e in genere il potere marittimo nel Mediterraneo orientale. d) Questione degli Stretti. L’importanza politica e militare del possesso degli Stretti si è manifestamente rivelata durante la Grande Guerra; se fossero stati in potere degli Alleati fin dal l’inizio avrebbero permesso in modo facile e sicuro