256 Il trattato di Rapallo. militare. Basta ricordare che essa è lontana appena 18 chilometri da Trieste e circa 22 dalle difese avanzate di Pola ; distanze queste che non hanno alcun valore contro l’artiglieria moderna. In queste condizioni l’Italia sarebbe nell’impossibilità di difendere militarmente Trieste, 1*Istria e Pola; inoltre la regione di Se-nosecchia è di capitale importanza per la difesa di Trieste quanto la regione di Monte Maggiore per la difesa di Pola. L’interpretazione del testo del Trattato di Londra ha dato luogo a discussioni pubbliche circa la questione di Fiume. Sembra pertanto opportuno citare qui appresso nella sua integrità l’articolo di tale trattato che riferiscesi a Fiume: « Articolo V. « L’Italia avrà pure la Provincia della Dalmazia nei suoi limiti amministrativi attuali e comprendendovi al nord Lisarica e Tribanie e al sud sino ad una linea che parta sulla costa dal Capo Planca e segua verso l’est le creste delle alture formanti lo spartiacque in modo da lasciare in territorio italiano tutte le vallate e corsi d’acqua che discendono verso Sebenico come la Cicola, la Kerka, la Butisnica ed i loro affluenti. Essa avrà inoltre tutte le isole situate al nord ed all’est della Dalmazia da Premuda, Selve, Ulbo, Scherda, Maon, Pago e Puntadura al nord sino a Meleda al sud, comprese San-t’Andrea, Busi, Lissa, Lesina, Torcola, Curzola, Cazza e Lagosta e gli scogli e le isole che circondano Pelagosa fatta eccezione soltanto per le Isole Grande e Piccola Zirona, Bua, Solta e Brazza. « Saranno neutralizzate : 1. - Tutta la costa dal Capo Planca al nord sino alla radice meridionale della Penisola di Sabbioncello al sud in modo da comprendere tutta questa Penisola ; 2. - La parte del litorale che comincia al nord da un punto posto a dieci chilometri al sud della Punta di Ragusa Vecchia e che discende al sud sino al fiume Voiussa, in modo da comprendere il golfo e i porti di Cattaro, Antivari, Dulcigno, San Giovanni di Medua, Durazzo, senza pregiudizio dei diritti del Montenegro quali risultano dalle dichiarazioni scambiate tra le Potenze nell’aprile e nel maggio 1909. Questi diritti applicandosi soltanto all’attuale territorio montenegrino non potranno essere estesi ai territori ed ai corpi che potessero essere attribuiti al Montenegro. Nessuna parte delle coste potrà pertanto essere neutralizzata. Resteranno in vigore le restrizioni concernenti il porto di Antivari alle quali il Montenegro ha consentito nel 1919;