274 II trattato di Rapallo. 1. - Quale garanzia può dare il Governo di Belgrado, per rispetto agli impegni che prende, anche a nome dei Croati e degli Sloveni? 2. - Prima d'impegnarsi per la mobilitazione, non dovrebbe il Governo di Belgrado presentare un progetto di riorganizzazione militare? 3. - Entro quanti anni conta la Jugoslavia di potersi costituire una flotta? 4. - Potrà la Francia aprire i suoi cantieri alla costruzione delle navi da guerra per il Governo di Belgrado, prima della sua riorganizzazione marittima? 5. - In caso di conflitto, le truppe jugoslave, invece di ammassarsi alla frontiera nemica, dovrebbero provocare un casus belli, rispetto alla nazione in guerra con la Francia. L’intervento immediato, voluto dall’articolo 4 del progetto, potrebbe provocare l’intervento di altre Potenze, ciò che sarebbe sfavorevole agli interessi della Francia. 6. - Il Governo della Repubblica non può, non deve impegnarsi formalmente, nelle condizioni attuali, a dare il suo aiuto per la costituzione della flotta jugoslava. 7. - La Francia non potrà dare altre garanzie tranne che per l’integrità del territorio jugoslavo. Richiamiamo infine l’attenzione sopra una lacuna di questo progetto. In caso di conflitto tra la Francia ed una Nazione mediterranea, non basta assicurarci le ferrovie della costa dalmata sino al Mar Jonio, ma occorrerebbe che il Governo di Belgrado, mediante accordi preventivi con la Grecia, potesse disporre del porto di Salonicco e delle ferrovie che collegano questo porto con la Dalmazia. La questione che riguarda il rifornimento di armi e munizioni alla Jugoslavia non è stata toccata nel progetto ; essa però è di una importanza capitale, sia dal punto di vista industriale che da quello militare. Bisognerebbe dedicare uno studio speciale a questo capitolo. Per le ragioni sopra esposte e per le obiezioni fatte, in caso che il Governo francese aderisca in principio alla idea di una alleanza economico-militare, si propone che il Governo francese elabori un contro-progetto completo che, pur rispettando le grandi linee del progetto di Belgrado, possa assicurare alla Francia maggiori garanzie e vantaggi più reali ». Risulta in modo ineccepibile che le trattative su questa base siano continuate, e che sia in rapporto ad esse l’azione, fissata nel Memo-