Dalla crisi albanese alla diffamazione di biume. 79 in poche parole che cosa io pensi del valore di Valona. Esso è puramente negativo: importa che Valona non sia di altri fuorché dell’Albania indipendente. Ma la questione di Valona è interamente assorbita da un’altra assai più ampia e più complessa, la cui soluzione si riassume molto brevemente così : bisogna ricostituire l’Albania nei confini che le furono attribuiti nel 1913; questo risponde non soltanto ad un concetto ragionevole di giustizia storica e nazionale, ma anche alla necessità di garantire nella maniera più soddisfacente e valevole l’interesse vitale della nostra sicurezza territoriale. Bisogna ritornare, in altri termini, alla politica del marchese di San Giuliano, quando l'Italia seppe imporre, essa, amica e protettrice naturale del Monte-negro, che Scutari fosse tolta al piccolo glorioso regno che l’aveva conquistata in guerra, perchè sarebbe stato estremamente iniquo e dannoso che la città principale, più ricca e più rappresentativa dell'Albania, fosse violentemente avulsa dal suo nesso nazionale e attribuita ad uno Stato che non aveva, come oggi non ha la Jugoslavia, alcun giusto titolo per rivendicarne il possesso. Ma sopratutto è necessario che non solo Scutari, non solo Coritza, senza delle quali l’Albania, naturalmente, non può vivere, ma più ancora il così detto Alto Epiro sia restituito al paese a cui geograficamente ed etnicamente appartiene, e così tomi ad essere albanese la sponda orientale del canale di Corfù, per lo meno fino al capo Stilo, come il marchese di San Giuliano riuscì ad ottenere nella conferenza di Londra e poi nelle successive definizioni di Firenze. Le due sponde del canale di Gxfù nelle mani di