/ problemi della pace italiana. 9 slavamente in nessun particolare aggruppamento di potenze. Ma sopra tutto è innegabile che la coalizione intemazionale, che si era formata ai danni deH'Italia, si va giorno per giorno indebolendo. 1 Governi operano ancora in senso ostile o non abbastanza amichevole ; ma correnti sempre più larghe di opinione pubblica reagiscono contro questa ingiusta avversione all'Italia, imposta dal capriccioso prevalere di una volontà autocratica e di interessi che non dovrebbero soverchiare le ragioni del diritto e della cordiale convivenza internazionale fra paesi legati dalla memoria dei grandi cimenti comuni. La situazione internazionale, qualunque sia oggi per apparire dinnanzi all’estero la condizione interna ed economica deH'Italia, tende nuovamente a valorizzare la funzione esteriore dell'Italia. È forse vero che noi abbiamo bisogno di tutti, ma è certo che tutti hanno bisogno di noi. C’è la esecuzione dei trattati, mole enorme di lavoro, onorevoli colleghi, dei trattati di pace non ancora ratificati dal Parlamento. È bene che tutti se lo ricordino: questa mole enorme di lavoro è tale che, per condurla a termine, non si può assolutamente fare a meno della cooperazione attiva e continua del nostro paese. Come l’approvazione definitiva dei trattati per parte del Parlamento italiano è indispensabile affinchè essi vadano in vigore, poiché è notorio che occorre la ratifica di almeno tre delle potenze contraenti, così per la esecuzione dei trattati stessi, ripeto, non si può fare a meno della nostra cooperazione. La Società delle Nazioni, certamente finita in una