Fra San Remo e Pall-anza. 55 Ebbene, le considerazioni che il Governo esponeva nel documento del 3 gennaio, sulla mancanza d’ogni garanzia difensiva nelle proposte di compromesso, sono veramente impressionanti. 1 colleghi hanno udito qualf pericolo il Governo ravvisasse nell’eventualità di portare la linea della frontiera a diciotto chilometri da Trieste e a ventidue da Pola. Ma vi è nel documento un'altra frase ancora più grave. Dice, a pagina 7, la nota del nostro Governo: « Il controllo dell’Adriatico apparterrà effettivamente allo Stato che sarà in possesso di Cattaro e di Se-benico ». Sono le stesse espressioni, più o meno, che aveva usate il ministro Scialoja, e che ricevono la più tragica conferma quando sono ripetute in un documento che impegna direttamente, nella maniera più esplicita, anche la responsabilità ed il pensiero del presidente del Consiglio. Per concludere, che cosa è avvenuto dal 3 gennaio in poi ? 11 presidente del Consiglio ha avuto modo di mutare il suo apprezzamento? Ovvero sono mutate le condizioni reali rispecchiate in un modo così chiaro e preciso nel documento che ho avuto l'onore di ricordare or ora alla Camera? È avvenuto, cioè, un cataclisma che abbia modificato profondamente la configurazione geografica dell’Adriatico ? O abbiamo assistito a un totale sconvolgimento degli apparecchi bellici, come dopo l’invenzione della polvere o l’introduzione della navigazione a vapore ? Non consta che nulla di simile sia avvenuto, dal 3 gennaio. Convien pensare, dunque, che il presidente