DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 59 che dalla laguna, la qual trovano senza fondo, e ritrovano la crescente dell’ acqua, che le intertiene e le fa spandere per largezza dalle bande. Ma il mare ha largezza e profondità tale che, cadendo in quello, si profondano, e così facilmente non se ingrossano di sopra. E seben esse fiumare per il presente capiterano in uno poco di laguna, larga pertege 420, in breve giorni quella dalle bande si atterrarà et il tutto si ridurrà in una fiumara sola, e capitarà di fato nel mare, il che non farà cosi presto al porto di Bron-dolo, dove la laguna è larga pertege mille. E però, redute le acque in una fiumara, non havendo lo impedimento della crescente, sempre uscirano nel mare : che, seben l’acqua de il mare crescendo si alcia, non è però che le fiumare tornino indrieto per il peso, che li carica di sopra, e per il continno vaso, che le conduce fuori. E però non si alciano di sopra tanto, uscindo nel mare, quanto uscindo in una laguna di tanta largezza, corno è quella di Brondolo, sì corno si vede per esperienza in tutti li rami de il fiume Po et in Adice et in tutti gli altri fiumi, li quali capitano serati nel mare, li quali non se ingrossano così facilmente di sopra, corno fano quelli, li quali capitano in la laguna. E se pur quelle fano qualche gonfiamento, quello si fa nel fine di esse fiumare, là dove si fano una acqua istessa con quella de il mare : e tanto quanto se alcia * il mare apreso i litti, tanto si alciano quelle nel fine, dico di quelle ristrette tra dui arzeri fino al mare. Ma queste non serano a quella similitudine, perchè dal principio de il canal de il Torro, (là dove insieme si congiongierano) fino al lido, non serano ristrette tra arzeri, perochè dalla banda della laguna haverano uno arzer solo, da l’altra non li sera altro che il paludo : che ogni poco che la fiumara cresci, superando l’altra riva, la si dilaterrà in largezza de centenera et in tal loco di megliara di pertiche, sì che di questo non si debe temer. Quando poi da la banda de il paludo si serà fatto il terreno fermo e sodo, se li farà poi l’altro arzere, lassando per il fiume tal largezza, che quello si vuotarà benissimo. Capo LI. — Ressolution della seconda opposition de il porto novo, che è il far uno porto de più. Alla secunda, che’l si farà uno porto di più, rispondo che io credo che il dubio sia questo solo, che più porti che ha questa laguna, più se dà loco ad una armata, che volesse venir a logarsi in quella, e che più porti che li fusseno, più guardia gli bisognarebbe. Di questo non si debbe dubitar, perochè esso porto non serà porto di laguna, ma serà di fiumara, acompagnata dalla terra ferma fino al mare : perochè gli fiumi in pochi anni atterrerano tutta quella banda di poca laguna verso ostro. L’altra veramente da l'arzere fortissimo fino al lido serà accompagnata. E se dicesseron che più porti che ha questa laguna, gli scirocali con fortune più la ingrossarano, manco di questo si debbe dubitar, perchè l’acqua di esso porto non venirà con parte alcuna in la laguna. E se volesseno dir che, facendossi un porto di più, si darà maggior indugio alle stafette di corieri, dico che a questo si potrà proveder benissimo, perchè el se faria un ponte in le vigne, dalla banda verso la laguna, il qual non potrà esser offeso dal mar<^ perchè serà dentro della fiumara più de perteghe 300 : e non si impedirà per questo il camino. Apresso di esso ponte si potrà far una hosteria, la qual avrà buono passazzo sì per la via di Roma, corno di Ferrara, di Lombardia e de tutto il Paduano, de quelli che venisseron per terra, e della entrata di essa hosteria si potrà tenir il ponte incontio ; ma il meglio saria fargli uno trageto. Ad ogni modo, essendo la fiumara stretta, darà poco intercalo a essi cavalcanti.