178 Il trattato di Rapallo. Essa sa che il suo destino è stato decretato da altri, ma ancora non sa bene quale sia il suo destino. Sente che per essa è questione di vita o di morte, e la sua passione disperata suggerisce atti che possono sembrare disperati. Le forze avverse che ie hanno vietato l'adempimento del suo diritto nazionale hanno condotto 1 ’ Italia a punirla della sua fede italiana. Ecco il contenuto immorale e assurdo dell’attuale situazione. Oggi l’ultimatum del generale Caviglia assegna alla popolazione civile 48 ore di tempo per uscire dal territorio bloccato, per sottrarsi alle sofferenze e alle conseguenze eventuali del blocco. Ora se si considera che la popolazione di Fiume ammonta intorno a 45 mila abitanti, come è pensabile che in 48 ore di tempo tutti coloro che debbono essere ritenuti, in ogni caso, non responsabili della tensione, a cui sono disgraziatamente giunti i rapporti fra lo Stato italiano e Fiume, come è pensabile che essi possano materialmente sgombrare la città? E d’altronde, se Fiume è già uno Stato indipendente, ha l’Italia il diritto di infliggere ad una popolazione — mi sia lecita l’espressione, che in bocca mia non può certo avere un significato irriverente — ad una popolazione estera, ha l’Italia il diritto di infliggerle un atto di coazione per costringerla ad adempiere tutte quelle obbligazioni delle quali parla l’ultimatum del generale Caviglia? Ha l'Italia il diritto di imporre alla cittadinanza di Fiume di farsi essa promotrice del licenziamento delle milizie irregolari, che pur valsero il 12 settembre