30 Il trattato di Rapallo. amichevolmente per il raggiungimento dell accordo, invitarono il Governo serbo-croato-sloveno ad accettare o rifiutare in blocco le domande italiane, assegnando un breve limite di tempo per la risposta». Oggi siamo al 5 febbraio. Ora, in queste due settimane trascorse dalla pubblicazione del comunicato, il contegno tenuto dal Governo italiano sembra avere annullato la dichiarazione formulata nel comunicato stesso. I Jugoslavi hanno opposto al compromesso una negativa insolente e beffarda; e noh solo il patto di Londra non è stato applicato, non solo si è lasciato chiaramente intendere che non si è ben convinti di poterlo ritenere applicabile, ma si autorizza il dubbio che il compromesso conservi ancora, nelle intenzioni dei Governi alleati ed associati, e del nostro stesso Governo, tutto il suo valore, e che le concessioni contenute nel compromesso non siano state in alcun modo annullate. Il passo odierno dei Governi francese ed inglese a Belgrado ne è la conferma. È sintomatico ad ogni modo il silenzio di tutti i fautori della politica finun-ziatrice in merito al compromesso. Nè nella stampa nè in Parlamento è sorta per parte loro la minima voce di difesa di questa ultima formula, die è pure la logica conclusione della loro azione funesta. Dobbiamo dunque ritenere die abbiano acquistato piena cognizione dei danni incalcolabili che essi hanno causato al nostro paese senza assicurargli l’unico vantaggio con cui essi avrebbero potuto giustificare la loro politica di rinunzia, ossia il raggiungimento di un vero accordo con lo Stato jugoslavo ? Vorrei augu-