COMMISSIONE PER LA PUBBLICAZIONE DEI TESTI DEGLI ANTICHI SCRITTORI D’IDRAULICA VENETA Venezia, 15 Maggio 1930. Illustrino Sig. Presidente del R. Magistrato alle Acque Venezia Ho l’onore di presentar Le il secondo volume degli Antichi Scrittori d! Idraidica Veneta. Quando, ancora Direttore dell' Ufficio Idrografico, ho fatto presente l’opportunità e l' utilità di pubblicare e commentare, in una collana di volumi, i manoscritti degli antichi scrittori veneti di idraulica, il cui spirito d’osservazione, V acuta intuizione, il metodo rigoroso dell’ indugine sono semplicemente meravigliosi, l’ idea fu accolta dal Magistrato alle Acque con grande simpatia, si può ansi ben dire, con entusiasmo. Fu costituita allora, per curare questa pubblicazione, la piccola Commissione che sono orgoglioso di presiedere e posso assicurar Le, signor Presidente, che essa ha lavorato con continuità e diligenza. Purtroppo abbiamo perduto uno dei nostri Colleghi, Arnaldo Segarizzi ; egli è però sempre con noi, che sopravvive il suo spirito animatore e V opera sua feconda. Questo secondo volutne contiene il testo e una sobria illustrazione dei Discorsi sopra la Laguna di Cristoforo Sabbadino, che sono un monumento di alta sapienza. Quest’ opera, eh’ ebbe tanta e giustificata fortuna nei secoli scorsi, meritava di non essere dimenticata, perchè fissa una tappa gloriosa nello sviluppo della storia della scienza e può offrire profittevoli insegnamenti di meditazione. Dobbiamo perciò esser grati a Roberto Cessi che ha curato questo lavoro, di critica acuta e paziente, con vero intelletto d’amore. Egli riuscì a restituire nella sua originaria purezza il pensiero sabbadiniano, liberandolo dalle postume contaminazioni ed integrandolo nelle mutilazioni subite. Noi continueremo ora la nostra opera. Noi speriamo che essa sia utile e che sproni i nepoti ad inspirarsi alla saggezza ed alla grandezza degli avi. E a nome di tutti gli studiosi rivolgiamo un grazie riconoscente al Magistrato alle Acque, che rende possibile la pubblicazione di questa nostra fatica. IL PRESIDENTE Giovanni Magrini