38 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. sabbia, la qual se è firmata sopra, talmente che’l sono perduti molti canali e molti stano in perdersi. E de qui nasce che il torrente Alpon, nel qual cadeno le acque del fiume Aldega e quelle de li torrenti de il Chiampo, con le loro innondationi, essendo 1’ Adice grosso, non pole più votarsi in quello, corno per avanti si vuotavano, e le ditte acque di Aldega e Chiampo, superata la Strada Vicentina e rotta quella, discendeno alla volta di Piasenza, anegando tutto il paese di Cologna, Este e Montagnana, fino alli laghi di Vigizuol, ingrossando quelli; li quali poi per fossa Lovara entrano in li laghi di Anguillara, acostandossi a l’arzer del Gorzon e, quello rompendo, passano per il Paduano e per il foresto e vengono in la laguna. Che se gli homeni havesseron lassate star le valli e li lochi bassi nel loro esser, non si saria in questo danno. Lasciamo l’Adice e diciamo, de il Bachion, il quale solea descender chiarissimo, et in anni 200 e più che egli è uscito in la laguna di Chioggia, per Montalbano, non ha atterrato un palmo di essa laguna, se non da pochi anni in qua, che egli ha cominciato a con-dur seco una grandissima torbidezza, perchè li monti, li qualli sono di sotto e di sopra de il Bachion, da Longara a Moncellese, sì corno erano carichi di boschi e prati, tutti sono di terre aratte. Quelli che confinano cum gli laghi di Vigizuol, di Anguilara e per fossa Lovara, da anni 50 in qua hanno quatriplicate le loro entrate, per modo che li sig. frati di S. Justina di Padoa, per il loco di Corezzuola confinanti con il Foresto et con il Bachion, quelli di Candiana, quelli di S. Spirito et altri particolari de il Consilvano hano di canelle fatti una infinità di buoni campi. Il benefitio di Cona (tra gli altri) si solea affittar per conto di decima al più ducati 40; al presente si affitta meglio di ducati 300. Et a questo modo operando, se’l piove, e monti, e valli, e pradi tutti coltivati conducono torbidezza negli fiumi e de quelli in la laguna. Capo XXIX. — Il condur e pascolar le vache in li canedi ruina la laguna. Chi volesse scriver tutti li lochi atterrati, boschi disfati, prati coltivati, e canedi retratti, quai sono tra il fiume Brenta et il territorio di Mestre, si saria tropo longis-simi: questo basti, che tutti gli boschi, i qualli erano da Castelfranco, dove passa il Muson, fino al basso, sono stati ruinati e fatti terre arate, e de molti pradi il simile. Degli altri lochi, fino al Siile e la Piave, non dico altro, perchè quella laguna è messa per persa, che niuno di essa se ne fa caso : e poi da Lizzafusina al Dese per tutto è arzerato, per tenir le fiumare di sopra. Una cosa è che chi volesse al presente levar via gli arzeri fati per lassar ascender le acque salse, corno ascendevano già anni 50, non si haveria più quel benefitio che si havea alhora tanto presto. Passarò il Dese (perchè forzo è che il dica) et andarò alla volta de il Sii. Che hano fatto gli homeni delle valli, arzerando quelli? Le hano redute a terre arate, corno al Monteron, super Sion-cello, super il Sii, fin di sopra Musestre : et il simile, volgiendo la laguna. Ogni poco di canedo, che si discuopre, subito è arzerato, e con li diti arzeri è intertenuto lo ascender delle acque salse. È pegio per quelli lochi si fano, chè, dove sono gli puri canedi (li quali, ancora che siano in la laguna, non impediscono de il tutto le acque salse, che quelle non ascendino sopra, e pel mezzo le canelle e per gli fondi corno spongie : e se ben vengono poi esse acque fora, non vengono torbide, ma chiarissime e non fano danno di atterratione), li homeni hano cominciato da poco tempo in qua per tutti essi canedi al basso, apresso apresso la laguna, a far cassine da vache, et il mese di martio, aprille, maggio e giugno, nel tempo che le canelle cominciano a dar fora e che sono tenerine, mandano negli canedi grandissime mandre di vache da latte a pascolar, le quali mangiano esse canelle tenerine e con li piedi calcano gli lochi, per modo tal che destrugono gli canedi e reducono quelli a domestichezze, et atterreno.