Dalla crisi albanese alla diffamazione di biume. 85 SERRATI — E parlavate prima dell'ultima guerra! Onorevole Senati, non ho mai detto nè scritto la sciocchezza alla quale ella ha ora accennato. Altri l’avrà detta. Io, no. Ad ogni modo, come infinite volte in questa Camera e altrove ho sostenuto, l’unico modo di garantire una durevole pace all'Italia è far sì che l'Italia sia posta in condizione da non suggerire ad alcuno la tentazione di attaccarla con probabilità o speranza di successo. Il Governo italiano, è onesto riconoscerlo, anche ai tempi del Gabinetto N i tri-Tit toni, che noi combattemmo, si era preoccupato della questione, anche se non potè fare nulla per contrastare efficacemente il piamo ostile al nostro Paese. Il 27 settembre 1919, in questa Camera, l’onorevole Tittoni, parlandoci delle proposte da lui successivamente portate al Consiglio Supremo, vantava di avere mantenuto in esse il principio della neutralizzazione della costa orientale del l’Adriatico. Se non che vi è, in data di tre giorni appresso, del 30 settembre, un documento jugoslavo e poi un altro successivo francese, denuncianti le diverse intenzioni altrui a nostro riguardo. L’onorevole Ciccotti ha parlato, un po' avventatamente, di un falso giornalistico a proposito di quei documenti, facendone anzi risalire, non so poi come, la responsabilità ad un eminente personaggio della manna italiana. Egli, anzi, ha alluso a un « trattato di alleanza franco-jugoslavo » ed ha creduto di dimostrare che tale