Alla Vigilia della tragedia di biumc. 179 1919 a impedire la consegna della città alla polizia maltese in punizione dell’ insurrezione fiumana contro la prepotenza oltraggiosa di altre truppe straniere ? Ha l’Italia il diritto di imporre alla cittadinanza di Fiume di rovesciare essa stessa gli uomini e gli ordinamenti che attualmente la reggono ? Badate, onorevoli colleghi : cotesto atto tende a stabilire un precedente dei più gravi, di cui tutti ci dobbiamo preoccupare, perchè, se oggi esso ferisce sentimenti che possono più intimamente interessare una parte, che è gran parte, del Parlamento e della opinione pubblica, domani un atto analogo, con motivazioni egualmente speciose e tendenziose, potrebbe ferire sentimenti e interessi di altre frazioni dell’opinione pubblica e del Parlamento. Atto sommamente pericoloso, derivante dal modo e dallo spirito con i quali si giunse al trattato di Rapallo. Poiché, qualunque cosa possa pensarsi del trattato di Rapallo, è fuori di dubbio che queste gravi preoccupazioni le quali oggi ci angosciano dipendono in gran parte dal fatto che, prima di pregiudicare la sorte di Fiume nei negoziati coi Jugoslavi, non si pensò che conveniva intendersi con Fiume. Un preventivo proposito di fecondi e leali accordi, una conciliativa simpatia tempestivamente e concretamente addimostrata, avrebbero forse permesso di evitare le difficoltà e i pericoli, che oggi ci danno tante apprensioni. Il Governo italiano, peraltro, ha smentito che particolari segrete intese lo vincolino a imporre un assetto piuttosto che un altro all’ordinamento intemo di Fiume.