Appendice. 249 gior parte dei casi essere attribuite al territorio della loro nazione dal quale esse sono separate di fatto. Ma il principio nella sua forma generale rimane e non è nè giusto nè abile annettere, come bottino di guerra, dei territori popolati da una razza straniera ardentemente desiderosa e capace di costituire uno Stato nazionale distinto. Da questo punto di vista non è una politica molto raccomandabile quella che consisterebbe nel rimettere all’Italia dei territori puramente jugoslavi, mente questa annessione non è imposta nè da necessità di sicurezza nè da considerazioni geografiche o economiche. Questo avrebbe certamente per risultato di creare all’interno delle frontiere un focolare permanente d’irredentismo precisamente della stessa natura di quello che ha giustificato la rivendicazione dell’Italia irredenta che domandava di essere restituita alla Madre Patria. I tre rappresentanti alleati si permettono, con tutti i riguardi possibili, di esprimere la loro convinzione che, rifiutando di accettare l'incorporazione di altri territori jugoslavi, essi agiscono nell’interesse, nel senso più alto, della stessa nazione italiana. Essi vorrebbero rivolgere un appello urgente al Governo italiano perchè cogliesse l’occasione che si presenta oggi nelle condizioni più favorevoli per arrivare con loro ad un accordo amichevole. Così si giungerebbe subito con garanzia di durata a una soluzione definitiva della questione su basi che essi osano credere permettano alle legittime aspirazioni di realizzarsi integralmente e salvaguardare interamente la preminente posizione che l’Italia occupa nell’Adriatico. Una soluzione che si appoggiasse sulle basi che l'Italia insieme cogli alleati potrebbe stabilire darebbe il modo di riconciliare interessi che sono attualmente divergenti e offrirebbe all'Italia l’occasione di accrescere la cordialità e la solidità delle sue relazioni colle nuove Nazioni che sono diventate sue vicine. Essa potrebbe procurar loro tutto l'aiuto prezioso e l'appoggio economico che le sue risorse e la sua esperienza le danno il diritto di offrire. Lo spirito di moderazione manifestato recentemente dall’atteggiamento del Governo italiano lascia sperare ai tre rappresentanti che questo appello che viene dagli alleati americano, inglese e francese dell’Italia, richiamerà la sua attenzione, e che il Governo italiano assicurando un accordo definitivo con i suoi alleati darà delle solide basi ai grandi trionfi nell’ordine materiale e nell’ordine morale per i quali l’Italia con i, suoi sforzi e i suoi sacrifìci nel corso della guerra ha acquistati così giusti diritti.