46 Il trattato di Rapallo. di critiche retrospettive e di lamentazioni che non hanno il potere di modificare uno stato di cose che si va attuando totalmente fuori di quella qualsiasi influenza che la Camera potrebbe e dovrebbe esplicare. Oggi, mentre tutte le questioni coloniali, asiatiche e del vicino Oriente sono ormai definite in una soluzione che, almeno per la fase attuale della storia nella quale viviamo, deve ritenersi irrevocabile, vi era ancora una questione per la quale avremmo sperato di poter dire una parola non inefficace, al fine d'illuminare una situazione non ancora definitivamente risoluta : precisamente la questione adriatica. Ma noi siamo qui a discutere, e intanto il ministro degli esteri, paitito ieri sera per Pallanza, si prepara ad abboccarsi fra poche ore col rappresentante del Governo jugoslavo o, almeno, di quel Governo che si suppone ci sia in Jugoslavia ed abbia la facoltà di trattare col Governo italiano in nome del proprio paese. Eppure, onorevole Nitti, non le sarebbe stato difficile affrettare Io svolgimento della discussione sulla politica estera ponendola immediatamente all’ordine del giorno della Camera, appena la Camera si è riaperta, affinchè l’opera del Governo potesse essere o confortata del suffragio della maggioranza, o altrimenti indirizzata da una chiara espressione del pensiero del Parlamento. Ed è tanto più singolare siffatto procedimento in quanto aggrava quel senso di disagio che è un po in tutti noi, mentre è rimasta in sospeso la questione che dovrà essere risoluta fra alcuni giorni : sapere, cioè, se il Gabinetto sia realmente sostenuto dalla fiducia della Camera stessa...