Dopo San Germano. 103 care dell’esterno, esprime violentemente la sua energia di difesa, la quale poi trabocca e diviene alla sua volta conquistatrice, anche se la bandiera rivoluzionaria era stata innalzata come negazione della guerra. L’Assemblea Costituente della Francia il 22 maggio 1790 approvava, su proposta di Massimiliano Robespierre, quel famoso titolo VI, col quale solennemente si dichiarava che la Francia rinunziava una volta per sempre a tutte le guerre di conquista ; e appena due anni dopo, portata dal suo fato felice, la rivoluzione francese vinceva a Jemmapes e conquistava il Belgio; quattro anni appresso trionfava a Fleurus e sottometteva l’Olan-da; e poi seguivano e Millesimo e l'Egitto e Marengo, e dappertutto sorgevano le repubbliche, la Batava, la Partenopea, l’Elvetica, la Cisalpina. Ovunque gli eserciti conquistatori della Francia erano acclamati come fratelli liberatori. I Francesi, vittoriosi a Jena-, erano accolti trionfalmente a Bedino, piegata sotto la disfatta ; e occorsero sette anni di dolorosa e lunga vigilia perchè dal Tugendbund sorgesse la nuova forza salvatrice della indipendenza germanica contro l'ideologia, che aveva mascherato e aiutato il sovrapporsi di una tirannide straniera. Domani forse la Polonia avrà similmente il beneficio della repubblica dei Soviety, largitole dal generale di cavalleria Budienny. Non solo l’equilibrio dell’Europa è minacci ato§ profondamente. ma tutta la vita di questa nostra residua civiltà occidentale. Che fare ? Prescindiamo da qualunque passione di partito, e riconosciamo una verità. È assurdo credere di far co-