50 II trattato di Rapallo. rezza della nostra costa peninsulare, romagnola, marchigiana e pugliese ». Ma i ministri degli affari esteri nel Gabinetto Nitti hanno sempre una figura in qualche modo autonoma e appartata, rispetto alla responsabilità collegiale del Gabinetto che si assomma nella persona del presidente del Consiglio NlTTl, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'intemo — Siamo sempre solidali! Tanto è vero che solo all’onorevole Tittoni si sogliono addebitare i danni gravissimi di quell’accordo italo-greco da lui disgraziatamente concluso col signor Venizelos, accordo del quale lo stesso onorevole Nitti, nonostante la sua solidarietà costituzionale con l’onorevole Tittoni, ha ultimamente cercato, sia pure senza riuscirvi, di limitare le perniciose conseguenze nella nuova assurda e mostruosa ripartizione del vicino Oriente. E l’onorevole Scialoja, in quel momento, nel febbraio scorso, pareva un po’ un ministro degli esteri in posizione ausiliaria; e nulla faceva prevedere allora quella quasi repentina risunezione, per la quale egli è stato mandato ieri allo sbaraglio per affrontare, davanti alle placide acque del Lago Maggiore, l'appetito formidabile delia Jugoslavia. Il fatto sta che il discorso dell'onorevole Scialoja, per quanto contenente una affermazione così grave, che denunziava nella maniera più solenne il pericolo immane contenuto, per la sicurezza del nostro territorio nazionale, nella formula di compromesso, si po-