Appendice. 265 verso l’Est. Siccome tuttavia è essenziale che la ferrovia che corre verso il Nord partendo da Fiume sia completamente nello Stato libero, si propone che la frontiera sia la seguente : La linea di frontiera dovrebbe lasciare la costa alla Punta Holova e passare per i punti 642, 1095 e 1142 fino al Monte Planile, quindi verso il Nord seguire la linea rossa segnata sulla carta. II. — La città di Fiume col suo Distretto Corpus separatum dovrebbe essere garantita da uno Stato che salvaguardasse efficacemente la sua italianità. Ciò sarebbe completamente raggiunto coll’ac-cordare al Corpus separatum lo stesso grado di autonomia nel libero Stato che esso godeva sotto il regime austro-ungarico. Entrambi i privilegi di Fiume (Corpus separatum) e lo Stato Libero stesso dovrebbero essere sottoposti alla garanzia della Lega delle Nazioni. Il carattere intemazionale del porto insieme ad ogni facilitazione per il suo sviluppo nell’interesse di tutte le Nazioni e specialmente della Jugoslavia, dell’Ungheria e della Romania deve pure essere assicurato sotto la garanzia della Lega delle Nazioni. III. — Dato che la maggior parte della popolazione dell’isola di Cherso è slava, vi sono serie ragioni per togliere l’isola dallo Stato Libero del quale è una parte integrale. L’isola di Lagosta tuttavia dovrebbe essere ceduta all’Italia qualora il Governo italiano la considerasse necessaria per ragioni strategiche. IV. — Lo Stato libero di Zara dovrebbe essere governato da un Alto Commissario assistito da un Consiglio rappresentante gli abitanti, che sceglierebbe la sua rappresentanza diplomatica. Dovrebbero pure farsi degli accomodamenti per le relazioni economiche di Zara col resto della Dalmazia che passa allo Stato jugoslavo. Zara perciò sarà dentro l’unione doganale serbo-croato-slovena. V. — La proposta italiana per l’effettiva neutralizzazione di tutte le isole dell’Adriatico deve essere accolta, ma la proposta di neutralizzare altresì la costa dalmata, siccome implica il proibire ad uno Stato indipendente ogni misura per difendersi, è una proposta da non potersi imporre ad uno Stato amico. La Conferenza perciò chiederebbe al Governo italiano di accontentarsi della neutralizzazione di tutte le isole che insieme a tutte le altre importanti garanzie concesse col presente accordo dovrebbero dare ogni sicurezza che esso ragionevolmente domanda. VI. — Gli italiani della Dalmazia dovrebbero essere liberi di scegliere la cittadinanza italiana senza lasciare il territorio. In vista del fatto però che Fiume deve essere costituito in corpus separatum