Appendice. 207 di nazionalità, non hanno bisogno di particolare illustrazione. Ma non minore rispondenza con i principii che regolano nella loro azione le potenze alleate ed associate, hanno le esigenze, che, deviando parzialmente dalla rigorosa applicazione del criterio etnico, tendono a dare all’Italia la sicurezza avvenire, indipendentemente dall’atteggiamento presente e futuro degli Stati confinanti ; essendo, evidentemente, tanto più salde e durevoli le basi della auspicata Società delle Nazioni quanto più siano le singole nazioni guarentite contro ogni esteriore pericolo o prepotenza, quanto più sia, in via assoluta e quasi fisica, esclusa la possibilità di esteriori minacce. Quanto, in questo riguardo, reclama l’Italia, non minaccia gli altri, previene solo le minacce altrui contro di lei. Solo così l’Italia potrà dare, senza preoccupazioni, pratica attuazione a quella diminuzione degli armamenti che dev’essere per l’umanità il risultato più benefico della nuova sistemazione del mondo. Dopo aver descritto il confine geografico della displuviale alpina, il documento ricorda che esso è l’unico confine che essendo costituito da un vero e proprio ostacolo montano — imponente muraglia sempre considerata il confine d’Italia — ha in sè il valore di necessaria e sufficiente sicurezza : chiude i valichi attraversati da due grandi vie di comunicazione ; lascia alle popolazioni delle alte valli il loro naturale movimento verso il piano ; passa senza artifizi per successivi capisaldi tutti nettamente e incontestabilmente individuati e precisati. Il valore strategico deli’Alto Adige fu sempre riconosciuto: nella vallata superiore dell’Adige si trova il nodo di tutte le strade per l’invasione tedesca in Italia. Quando l’Italia ha Trento, i tedeschi avrebbero ancora lassù la porta d’Italia in proprie mani. Bisogna che l’Italia oltre a Bolzano arrivi a Bressanone perchè i tedeschi col raccordo delle due grandi ferrovie che passano le Alpi al Brennero e a Dobbiaco, non siano tuttavia padroni del versante italiano. Un generale austriaco, il Kuhn, lasciò scritto : « Gli Italiani devono conquistare il Tirolo nemico meridionale sino al Brennero se vogliono difendere Venezia ». Dopo aver fatto l’esame e la critica di altre frontiere proposte soggiunge: Tenuta presente la « superiore necessità ed utilità » di tale confine, perde ogni valore l’inclusione di circa 180.000 abitanti di nazionalità tedesca. A tacere dei precedenti rapporti storici di questa regione con l’Italia, che monumenti e memorie indelebili confermano, ed hanno avuto sanzione eloquente (politica e militare) nell’annessione dell’Alto Adige al Regno Italico di Napoleone l, a prescindere dal fatto che l’attuale fisionomia nazionale dell*Alto Adige è il prodotto