Dalla crisi albanese alla diffamazione di Fiume. 89 eletto a suffragio universale e segreto, da ottomila elettori accorsi alle urne su undicimila iscritti. Ancora. A proposito delle persone, intorno alle quali l'onorevole Riboldi ha manifestato severi apprezzamenti citando anche fatti specifici, intorno ai quali sia lecito di attendere la difesa degli interessati, ricorderò una sola circostanza che risulta dai giornali del tempo, ed è la seguente : che il dottor Grossich, presidente del Consiglio Nazionale, contro il quale l’onorevole Riboldi ha ripetutamente lanciato l'accusa di austriacantismo, fu internato immediatamente dopo lo scoppio della guerra coll’Italia, ossia il 5 giugno 1915, e rimase nel campo di internamento sino quasi alla vittoria italiana; il che, per Io meno, permette di credere che egli non dovesse essere ritenuto poi un così zelante fautore della Monarchia austro-ungarica. Invece, onorevoli colleghi dell’estrema sinistra, durante la guerra nessuno dei vostri compagni fiumani fu per ragione politica nè internato nè imprigionato ! L'onorevole Riboldi parlò a lungo con parole molto aspre anche di Gabriele d’Annunzio e del regime da lui instaurato nella città. Io mi contenterò di rammentare all’onorevole Riboldi che l'entrata di Gabriele d’Annunzio e dei suoi legionari impedì, a sole quarantotto ore di distanza, la già deliberata oxxupaziome della città per parte della polizia maltese, la cui eventuale presenza in Fiume, lo creda l’onorevole Riboldi, gli avrebbe impedito certamente di recarsi là a compiere la sua inchiesta. Ma del resto, omorevoli colleghi, importa fino a un certo punto disouitere sui precedenti politici e morali