Le rinunzie di Rapallo. 171 ha misurato a quale atti disperati possa esser condotta la gente italiana nativa dell’altra sponda che oggi, dopo una breve parentesi di libertà, sta per essere riconsegnata alla oppressione straniera. Il diritto nazionale italiano, qualunque cosa dicano e stipulino gli uomini che passano, e le carte che hanno un effimero valore, il diritto nazionale italiano resta imprescrittibile ! Se noi abbiamo dovuto ratificare Versaglia, tutti desideriamo in fondo, che lo confessiamo o no poco importa, la revisione di Versaglia ; e non c’è ragione che non aspettiamo fidenti anche la riparazione a quanto c’è, non solo di assurdo e di iniquo, ma anche, senza alcun dubbio, di transitorio nella convenzione di Rapallo. Noi sinceramente e onestamente auguriamo, pur non piegandoci alla viltà di rinnegare qui dentro alcun precedente della nostra modesta vita, della nostra modesta opera, anzi riaffermando le solidarietà di cui siamo orgogliosi, noi sinceramente auguriamo che qualunque atteggiamento possa esser preso dai fratelli nostri addatici sia per trovare un limite rigoroso nelle necessità supreme della pace interna e del buon nome d’Italia; ma non possiamo e non vogliamo condividere, neanche in minima parte, col nostro voto favorevole, una gravissima responsabilità che è esclusivamente del Governo.