4 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. città santa de Venetia, città de Christo (la qual per openion de alcuni, i quali cum terreno giudicio solo si reggieno, è all’ultimo esterminio et incertezza de perder insieme con si et la fede e la città), ho tolto questa fattica di mostrarle il modo di salvar la città nel sito che la fu creata ; il che facendo serà deffesa da la cattività dell’ aere, sterà madona, permanerà nella sua santa fede et non proverà la ruina delle artegliarie. La città di Venetia già anni 1119 hebbe prencipio in questa laguna, nelle isole di Rialto, la qual laguna in quel tempo era grandissima et per avanti fu ancora molto maggior, perochè cum uno de capi giongeva al fiume Savio, con l’altro di sopra Acquilea ; con 1’ uno de’ lati se estendeva largamente verso il monte et cum 1’ altro il mar Adriatico, dal qual era divisa cum litti de sabbia. In la qual laguna molti grandissimi fiumi cadeano, come Po per molte bocche, il Tartaro per Fossa Carbonaria, 1’ Adese, Vigisono, che al presente è detto Bachion, la Brenta, il Sii, il Muson, la Piave la Livenza, il Tagliamento et il Lisonzo ; tutti si partivano dai monti : et appresso molti altri fiumicelli per brevità non nomino. Quai tutti, prima che giungesseron al mare, davano di capo in questa laguna. Ben è vero che non atterravano tanto presto questa laguna, come ha fatto da un certo tempo in qua, perochè questa region Veneta non era cusì habitata come doppo è intervenuto. Gli fiumi non haveano gli ar-zeri fatti dagli homeni, ma quelli che li havea fatti la natura ; li paesi non erano cusì coltivati come doppoi; le città non erano tante, le castella niuna e le ville meno. Per il che tanto venivano i fiumi in la laguna chiari, quant’ uscivano dalli lor laghi e fonti, e più presto aggrandivano quella con il suo chiarissimo corso (dico di fondo) che sminuirla, et erano talmente liberi che si mescolavano 1’ uno con l’altro, come il Po, che, quando crescea, se messedava con 1’Adice, cum il Bachion, detto Vigisono da Vigi-zuolo, per il qual loco passava, e cum la Brenta, ditta Medoaco : nè per ciò faceva male a la laguna. Parse poi che, essendo venute le genti a cognition de la bontà di questa region Veneta, la cominciorno ad habitar et farli delle città et castella et ville, et per poterla cultivar era forzo che regolassero le fiumare. Et cusì li fecceron gli arceri, tolendoli il lor libero corso : et per haver dei grani da viver, là dove per il strenzer dei fiumi si descopria la terra, li ponevano 1’ arratro e le moveano come si fa. Le pioggie veramente cadeano ne i campi et de gli campi cadeano nelli fiumi, menando seco la terra i fiumi in la laguna, et la terra restava in quella per l’interteni-mento che li facea la crescente dell’ acqua dentro in la laguna per li suoi porti et boche de li lidi. Et perchè il Po era il più potente fiume degli altri, rispetto che in quello cade 24 fiumi et 4 laghi, et egli gionse con la sua catività più presto al lido che li altri. Il Tartaro, il qual descendea per le palludi de Adria, gionse al porto suo delle Fornase, ditto Fossa Carbonaria. L’ Adice, Vigissono e la Brenta non furon così presti. Li Toscani, volendovi far il viaggio più libero dal Tartaro a Ravenna che per mare, attraversorno con una fossa tutte le boche e rami del Po; e Clodio imperator, ritornato da Britania, volendo andar in Adria con una grandissima nave, fece la fossa Clodia. Per il che doppo s’ ha havuto il viaggio libero sino a Ravena, intrando per la fossa Clodia fino al Po et poi per la Toscana fino Ravena: et così in men di anni 400 si perse la laguna di Ravena fino 1’ Adice, e la laguna da l’Adice fino in Aquileia an-chora restò, perchè, com’ ho ditto, non erano così potentissimi gli fiumi. Fatta la fossa per Clodio et dato il principio per essa fossa a poter navicar fino Ravena per la sicura, el principio di essa fossa, che è al presente il canal di Lombardia, si cominciò ad habitar et si fece la città di Chiogga, ditta Clodia da Clodio author de la fossa. L’ Adice veramente e Vigisono et una parte della Brenta attraversavano essa fossa.