Fra San Remo e PaVunza. 61 senza pregiudizio di successive nostre eque concessioni agli Slavi, quando tutte le condizioni indispensabili a nostro favore siano pienamente attuate. Sarà un’idea errata, ma io la espressi, e l’onorevole Nitti non può dire che io non abbia assunto quella parte di responsabilità che mi compete. Ed ella può ancor meno dire che, nelle brevi parole da me pronunciate ieri qui, io non abbia contrapposto un programma al suo, onorevole Nitti. Contrapposi il programma Nitti del 3 gennaio al programma Nitti del 7 maggio. Ma su tale punto, neppure un accenno, nelle dichiarazioni odierne del presidente del Consiglio. Egli si è dimenticato di farci sapere per quali ragioni non sia più convinto che l’attribuzione ai Jugoslavi della frontiera tracciata nel memorandum del 9 dicembre costituisca un pericolo gravissimo per la sicurezza del nostro paese. II 3 gennaio se ne preoccupava grandemente ; oggi non se ne ricorda più. Le ragioni del mutamento c saranno, ma noi non le conosciamo. Egli ha soltanto dichiarato che ritiene a qualunque costo salutare e necessario l’accordo con i Jugoslavi. Sta bene: anch’io, come qualsiasi persona che abbia un minimo di respon-bilità, penso che dovremo avere con essi una relazione di buon vicinato. Ma neanche si deve ammettere che l’accordo si raggiunga a tutte spese dell'Italia ed esponendo il nostro paese a quelle impressionanti minaccie che erano così precisamente e categoricamente denunziate nel documento governativo di non più die cinque mesi addietro. L’onorevole Nitti vanta la novità dell'indirizzo europeo da lui impresso... »