Dopo San Germano. 107 solite nuove guerre sulle quali — non è vero ? — noi vogliamo oscenamente speculare. Questo no; ma osservo che Giuseppe Mazzini scrivendo nel 1871, e parlando in ogni caso non di una terra croata, e tanto meno jugoslava (la Jugoslavia non era stata ancora inventata !) ma italo-slava, dava perfettamente ragione alla verità, secondo la quale la Dalmazia è paese che include così intimi, profondi ed essenziali interessi dell'italianità, per lo meno a parità di condizioni, di titolo e di diritti con gli interessi slavi, degli Slavi dalmati intendo, da non poter essere oggi, senz’altro, con un’artefatta e interessata interpretazione delle parole di lui, abbandonata ad uno Stato straniero che eserciterebbe in confronto degli Italiani di Zara, di Spalato, di Sebenico, di Curzola, di Ragusa, di Lesina, di Traù una tirannide molto peggiore di quella che voi, onorevoli colleghi socialisti, paventate per i Tedeschi dell'Alto Adige. Bando agli equivoci, onorevoli colleghi ! Credete voi che la Jugoslavia di domani sia in condizione di promettere agli Italiani della Dalmazia, che oggi essa tratta a Spalato come sapete, e che a Ragusa, contro le prescrizioni esplicite del trattato di armistizio, assoggetta perfino all'obbligo di servire neH’esercito serbo, credete voi che domani la Jugoslavia potrebbe sinceramente impegnarsi a dare ai 60 mila Italiani della Dalmazia quelle stesse garanzie che l'Italia, in ragione della sua stessa responsabilità intemazionale, non potrà a meno di dare ai Tedeschi della Venezia Tridentina ? Altro che consigli distrettuali elettivi!... Nella Dalmazia occupata dai Serbi, si tTatta. per gli Italiani, della