292 Il trattato di Rapallo. zioni, e la cui affermazione è un mezzo per valorizzare in confronto della Jugoslavia tutta quell'opera che può essere oggetto di utili trattative senza rinunzie territoriali. Ci pare insomma che a Spalato si possa esercitare una azione che, pienamente giustificata dal punto di vista diplomatico, condotta con tranquilla fermezza, senza provoca-zioni ma anche senza passivi accomodamenti e sottomissioni, restauri il prestigio dellTtalia, dia ristoro agli italiani e costituisca una posizione da non abbandonarsi per quella che dovrà essere un giorno la soluzione definitiva di tutto il problema adriatico. 3. « Roma, 3 settembre 1920. Onorevole Deputato, Ringrazio Lei e l’on. NaVa della lettera da Zara del 30 agosto scorso. Le confermo che, prima di qualsiasi decisione sui gravi argomenti toccati nella Loro lettera dovrai essere largamente sentita la Commis-::one parlamentare per gli Affari Esteri. Con stima SFORZA. » 4. « Roma, 16 settembre 1920. Caro Federzoni, Ho esaminato attentamente l’appunto consegnatomi da te e dall’amico NaVa sulle questioni della Dalmazia. Nell’appunto si accenna alla grave questione della valuta, a quella dei trasporti marittimi e della corrispondenza postale, alle costruzioni ferroviarie, alfa pesca, ed alla valorizzazione delle forze idriche e delle ricchezze minerarie. Appena assunsi la direzione del Ministero del Tesoro, esaminai diffusamente il problema della valuta in Dalmazia, che è stato aggravato dalla grande importazione in contrabbando che ivi si è fatta di banconote austro-ungariche, e dal fatto che i commercianti dei litorale adriatico si sono affrettati ad esercitare la mercatura in Dalmazia, giovandosi dell’enorme deprezzamento della corona dalmatina in confronto alla lira italiana, e della speranza che il nostro Governo estendesse, senz’antro, a quella regione, i provvedimenti adottati pel cambio delle corone nelle Venezie Giulia e Tridentina. La cosa è per me oggetto di seria preoccupazione ; ho cercato di mitigare il disagio locale immettendo in circolazione un considerevole quantitativo