DOPO SAN GERMANO * Nelle dichiarazioni pronunziate l’altro giorno dal ministro degli esteri bisogna distinguere il tono dal contenuto. Il tono è stato innegabilmente dignitoso. Da parecchio tempo non eravamo più abituati a sentir parlare degli interessi intemazionali del nostro paese con un accento e una misura degni di una grande potenza. Quanto al contenuto, bisogna riconoscere, che, sebbene il ministro degli esteri sia giovane, il suo pensiero politico soffre un poco di presbitismo: eccellente nel definire politicamente i problemi lontani, di mano in mano che questi si avvicinano, fino a toccare diretta-mente l’interesse dell’Italia, la sua visione sembra perdere di chiarezza e di efficacia, fino a diventare talvolta valutazione incerta o ambigua, allorché investe le questioni alle quali è intimamente connesso tutto l'avvenire del nostro paese. Certo è che qualche parte delle dichiarazioni del- *Dàcor»o pronuncialo nella Iorn»U parlamentare del 9 «godo 1920.