Due anni di occupazione in Óalmazia. 129 zioni, ha compiuto un prodigio di chiaroveggente e salutare attività, quanto a Spalato la cui particolare situazione rivela tutte le funeste conseguenze dell’inerzia del nostro Governo di fronte alla questione dalmatica. A Spalato, come tutti sanno, dopo l'efferrato assassinio del comandante Gulli e del motorista Rossi, gli Italiani non sbarcano più. Ufficiali e marinai dello stazionario Puglia sono confinati a bordo, col divieto di porre piede sulla banchina. Questo, dicesi, consiglia l’ammiraglio nord-americano... Persino la spesa viveri si fa ogni giorno a mezzo di salariati della città, ai quali la gendarmeria serba fa passare la visita dei cesti e dei fagotti, avanti che si portino a bordo, per accertare se non nascondano chi sa quali compromettenti messaggi. Tutto ciò si tollera prò bono pacis. E a terra ottomila Italiani soffrono in silenzio la condizione di schiavitù alla quale sono abbandonati. Questo, che avviene a Spalato, non è altro che l'effetto della pusillanimità della non-politica di Roma. 11 primo errore della quale fu la tacita acquiescenza all'insediamento dei Serbi in Spalato medesima, ove le loro truppe si trovano solamente in base al famigerato imbroglio del generale Franchet d’Esperey, altrimenti detto trattato di armistizio della Armée J’Orìenl. La Jugoslavia, riconosciuta nella sua personalità intemazionale, non ancora nella sua figura territoriale, non può esercitare, almeno per ora, su Spalato alcuna facoltà sovrana. G>me a Ragusa. Al contrario vi impone persino la leva militare. In Spalato, unico organo politico legittimo. per quanto transitorio, sarebbe se mai la Vlada, governo locale, uno dei tanti sorti dalle rovine della L. Fedozocu — 9