288 Il trattato di Rapallo. reintegrerebbe il nostro prestigio sulla base di garanzie strategiche, come quelle che ci danno la Dalmazia e l’Arcipelago, in modo che non solo la minaccia di guerra sarebbe evitata, ma si potrebbe essere certi di avere bene lavorato per la pace presente e avvenire. Questi scopi che si presentano oggi in accordo con la situazione internazionale, si possono raggiungere quasi totalmente anche prima dell’atto formale dell’annessione, con una politica ferma, diritta, la quale, sulla base di una situazione di fatto che in Dalmazia ha già tutte le garanzie di ordine, automaticamente porti questa ad una posizione di diritto fondata sul trattato di Londra. Una serie di misure, che più oltre indicheremo, sarebbero sufficienti ad eliminare il male di cui soffre oggi la Dalmazia e ch’è l’argomento massimo della propaganda serba e delle minacce serbe : la insicurezza della permanenza dell’Italia. Si aggiunga che un politica limpida e diritta allo scopo, prima dell’annessione (senza la quale soltanto la leva e le elezioni politiche sono impossibili) sarebbe la migliore preparazione per ottenere la più docile e sicura sottomissione dell’elemento croato, che è nettamente anti-serbo, e per preparare quell’ordinamento definitivo della Dalmazia liberata che, all’atto dell’annessione, sarebbe già avviato nei suoi elementi costitutivi. *** Nei colloqui avuti con persone del mondo commerciale, nelle varie città visitate, e specialmente in una riunione tenutasi nel Municipio di Zara, con i membri delle amministrazioni comunale e provinciale e coi rappresentanti della Camera di Commercio, furono prospettati parecchi problemi di carattere economico la soluzione dei quali si presenta urgente, anche per eliminare cause di malcontento e di perturbamento, specialmente nelle popolazioni non italiane, e per dare alla Dalmazia occupata la sensazione del fermo proposito dell’Italia di annetterla definitivamente. Noi ci permettiamo di accennare ai principali e più assillanti fra i problemi accennati : Io) Questione della valuta. - Il mancato cambio della corona austriaca ha portato e porta alla vita economica della Dalmazia un gravissimo danno, ostacolando i commerci e le relazioni finanziarie con l’estero e provocando aH’intemo una forte speculazione che si risolve, in definitiva, a danno delle classi popolari. Delle indagini compiute dalle autorità italiane e da enti locali risulterebbe che l’ammontare complessivo delle corone attualmente esistenti nella Dalmazia occupata, sarebbe da 600 a 800 milioni.