92 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. resto della laguna e quella sempre eresse, perchè le fortune del mare, nel tempo delli sirochi, tempi caldi et humedi, sì generan le pioggie e le fiumare se ingrossano e se intorbediscono, discendendo giuso in la laguna con terra e sabbia non solamente levata dagli monti (com’ ei dice) ma dalli terreni lavorati, strade e rive, per le quai passano le piozze e cadeno negli fiumi e, gionte in la laguna, descendono con le zozane fuori per li porti con la loro torbidezza. Quando poi 1’ acqua del mare crescie, quella crescentia intertiene l’acqua della fiumara in la laguna, et il principio dello intertenimento è apreso delli porti, nel qual luocho si causa la maggior atterratone, perchè 1’ una e 1’ altra torbidezza e del mare e della fiumara in quel contrasto dà al fondo e la si ferma corno uno muro parte di lea e parte di sabbia. E perchè lui dice che 1’ acqua, la qual ascende sopra li canedi, lassa in quelli la terra, e nel ritorno con-, duce giuso de essi canedi infinite canne et altre imonditie, le quai restano al fine spiaggia e terreno. Questo in verità per lo effetto, che si vede, è tutto per il contrario, nè puoi essa acqua del soracomune far quanto ei dice per molte raggioni. Prima, perchè l’acqua, ascesa sopra li canedi, nel ritorno suo non ha fuga nè corso fino che la non è negli canali, ma solamente si arbassa, e tutto quello, che da altezza dell’acqua è stato condoto sopra li canedi, resta in quelli ; la seconda, perchè in tutte le fortune de soracomuni, il vento viene dal mare e cacia l’acqua con tutto quello che vi è sopra a terra ; la terza, che le canelle nel descender de 1’ acqua il tutto intertengono negli canedi, e non lo lassa descender nella laguna. Dico di più, che tutto quello, che vi è condotto nelle zenzive e sache degli canedi, tutto viene condotto dagli comuni, li quali caciano sempre a terra con le crescenti loro tutto quello che ritrovano per la laguna, corno canelle spicate de sopra le barene in pezi dagli arzeri degli hortolani e da li parieti delle valle che sono per la laguna, alege, et altre cose legeri. Tutte queste cose si ritrovano nelle zenzive degli canedi, dove non pole più ascender il comune. Venuto uno sopracomune con fortuna e vento, chi ritorna per la laguna, non ne vedrà pezzo, che per tutto serà netto, ma lo ritroverà dove il soracomune serà asceso et apreso li arzeri, che sono dalla bocha di Siocho al Dese, perchè l’acqua, non potendo ascender sopra essi arzeri, là lassa la cattività mossa, per noi ditta groisa. Vedesi an-chora che, se per la laguna va qualche barcheta, qualche legname nel tempo delli sora comuni, a segonda quelle se ritrovano negli canedi e sopra le barene, e le burchiele de cavacanali, quando si spicano dalle rive, tutte vano alli canedi et in quel locho restano. Che se l’acqua nel descender delli canedi havesse corso e facesse l’effetto ch’egli.dice che si trova apreso quelli, se ritrovaria apreso .li litti, e pur non è, e che l’acqua nel tempo degli soracomuni non habbia corso, perchè non si scema, lui lo dice nel suo fondamento soprascritto, che dice : che nel tempo delli soracomuni, finito il crescere, non ritorna 1’ acqua a discrescere immediate, perchè il mare sta alto e la intertiene. Dice ancora che nel tempo degli soracomuni bisognarebbe chiuder li porti, cosa che non si puoi fare, perchè, se far si potesse, mostrarei che la saria cosa più dannosa che utile. SESTO FONDAMENTO Che le acque di zenaro e di febbraro calano forte, e però si dice che di gienaro e febraro le acque calano a migliaro e questo gran calare si chiama per il suo proprio nome zosane, quali si causano dalli venti di ponente e garbino, venti contrarij a quelli da mare, che fano le fortune e però fan contrarij effetti. Che si corno quelli da mare