33» * * * Anche la Ditta Germano Merlo ha lasciato uno stampo della sua coscienziosità costruttrice alla Ciudecca. Questa impresa era già molto nota per importanti suoi lavori : ad esempio il palazzo del Lloyd alle Zattere, la riuscitissima riparazione delle Procuratie Vecchie ecc. Nell'isola, essa ci ha dato: Fabbrica Sanzin. — Al ponte piccolo N. 463 dove c'era un vecchio granaio, sorse uno stabile decoroso, con due appartamenti; nell'intemo, sull'area di casupole demolite, fu costruito l'edificio, ora adibito a fabbrica di pianoforti. L’asilo a Campalto. — Fu costruito su progetto dell'ing. Cusso. L area era stata ceduta dalla Cooperativa Unione Operaia; e l'opera fu ultimata dall'Ente Autonomo. Alle Corti Grandi, sull’area di case demolite, la ditta Merlo ha costruito un elegante fabbricato in ¡stile lombardesco, che fu già degna sede del Circolo Fascista; ed è attualmente ridotto a case di abitazione; altre costruzioni notevoli del Merlo si trovano in calle dell'Olio ed in calle del Forno. * * • Palazzo Hériott a Campalto. — In questa località, e su largo tratto di sacche, sta ora sorgendo un gruppo di edifici assai notevoli, contornati da orti e giardini, davanti ad un panorama veramente meraviglioso. E’ un’opera assai interessante, cui attende con intelletto d’amore il prof. Mainella. colla vigile cooperazione dell’impresa Merlo. Il prof. Mainella ha potuto qui realizzare un suo meditato progetto, pel quale egli vorrebbe che i principali punti panoramici delle nostre isole, e segnatamente della Giudecca, fossero riserbati ad edifici, palazzi, ville, chioschi, templi, giardini, che s’intonassero alla bellezza dei luoghi, ed alle leggiadre tradizioni dell’arte veneziana. Egli vorrebbe così salvare gli ultimi «tratti«i residui della nostra Giudecca, che guardano verso la laguna e San Giorgio, dall'invasione di cantieri ed officine, che possono ben trovare posto altrove. In tale nobilissimo intento, egli ha trovato una preziosa collaboratrice in madama Duille ved. Hériott. di Parigi. La nobile Signora, entusiasta cora'è di Venezia, e dotata di un senso finissimo d'arte, mise i suoi ampi mezzi a disposizione, perchè il bel sogno divenisse realtà, e fosse bell'esempio di quale può esser ancora il compito dei veri mecenati.