«4 Nel 1816 l'ex monastero di San Biagio era stato trasformato in ospedale per i malati di tifo. Una caserma, — e trovavasi a San Cosmo e Damiano, nell'ex monastero : vi aveva stanza il V. battaglione di guarnigione austriaca. Quattro Capi di Contrada, due Scuole Elementari, — per i due sessi ('). Duecento, circa, magazzini, — raccoglievano merci varie, ma soprattutto biade, ed erano stati formati coll’utilizzazione o dopo la parziale demolizione di palazzi e case. Quattro fornaci, — tre per calce e tegole, una di pece. Una cereria. Una fabbrica di cremor di tartaro, — nel locale della Rotonda, diretta da un tedesco, tale Weber succeduto ad un altro germanico, tale Svajer, morto nel 1814. Un cantiere navale, — di fronte a San Giorgio, retto da inglesi, e servito da operai pure inglesi. Otto fabbriche di corde, — e fornivano principalmente il sartiame alle numerosissime navi a vela. In precedenza, ve n'erano state lino a venti. Due fabbriche di tela per vele. Sette concerie o scorzerie, — e fra case le concerie « privilegiate» di Alvise Baroni. Giuseppe Gerlin, Marco Gardin. Pr ma erano giunte fino a ventiquattro. L'industria era ereditaria nelle famiglie, ed era assai redditizia. L'appellativo di «scorzer» era quasi sinonimo di facoltoso. Due rivendite di tabacco al minuto. Elenchiamo ancora : 18 botteghe di commestibili — Il bettole (vino al minuto) — 8 trattorie — 2 botteghe da caffè — 2 fritolini — 2 marseri — 3 falegnami con negozio — I fabbro ferraio (officina) — I muratore (doveva essere un « imprenditore ») — 9 calzolai e ciabattini — 3 barbieri — 3 traghetti di battelli (in tempi anteriori ve n'erano stati altri tre di gondole) — 200 circa erano i barcaioli. Così Michele Battagia, nel 1832. E dobbiamo essergli assai grati (>) Nel 1807 «a stato stabilito a Venezia uà ruoto ordinamento scolastico; e perchè i cefi naedii sarebbero rimasti senta tarili eoe venienti distruzione set pumi elementi delle umane lette««, n reputò indispensabile la creazione di apposite •coole municipali, che ti diweio normali, e furono dislocate a lette punti differenti della città, a comodo degli abitanti, e cioè a S. Pietro. S. Zaccana. S. Samuele. S Pantaleooe. S. Giobbe, allo Spinto Santo, alla CtW>«a Vi erano per eia »curva tre maestri : uno di Itgftrt e senpere, uno rii grammatica italiana, uno di (tammatica latina Però nel 1011. il Ialino hi abolito, e le scuole assunsero il nome di cmllitrmfcht